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Cronaca
Il caso

Asti, evade dai domiciliari e va dai carabinieri: “Meglio il carcere della mia fidanzata”

Ha riferito che la donna lo trattava male e, soprattutto, lo minacciava di sporgere denuncia per cose non accadute

Una storia di Codice Rosso in cui protagonista non è una donna, come troppo spesso tristemente accade, ma un uomo.
Non ha consentito a divulgare le sue generalità, ma ha voluto che la sua vicenda fosse resa nota perchè sostiene che siano molti più uomini nella sua situazione di quanto non emerga.
Lui è un uomo che ha avuto guai con la giustizia. Ma ha avuto anche un processo e una condanna che ha scontato quasi per intera. In buona condotta, tanto che il giudice di sorveglianza gli ha consentito di espiare gli ultimi mesi fuori dal carcere, agli arresti domiciliari. Che ha sempre rispettato, proprio perchè intenzionato a mettersi alle spalle il suo “errore” e ricostruirsi un futuro.
Durante un’uscita dai domiciliari, accordata per far la spesa, ha conosciuto una giovane donna della quale si è innamorato. L’attrazione fra i due è andata avanti fino a che è maturata in una relazione vera e propria con la decisione di andare a convivere a casa di lei.
Con tanto di comunicazione al magistrato di sorveglianza e cambio di luogo in cui scontare quel po’ di domiciliari che gli restano.
Ma la convivenza ha fatto emergere molti problemi di coppia sfociati in liti molto vivaci.
«Soprattutto la mia ex compagna, quando litigavamo, conoscendo bene la mia situazione delicata, mi minacciava dicendo che mi avrebbe denunciato per maltrattamenti e violenze, anche se non era vero. E questo mi avrebbe fatto tornare subito in carcere, prima che venissero accertati i fatti. E io so bene che inferno può diventare la vita in carcere con un’accusa del genere».
Così una notte, più spaventato che arrabbiato, è uscito di casa in orario non consentito, ha chiesto un passaggio e si è presentato alla porta di una caserma dei carabinieri e in lacrime ha detto loro: «Sono qui, sono evaso dai domiciliari, per favore portatemi in carcere di nuovo. Meglio là dentro che fuori nel mezzo di una relazione “tossica” con il rischio di essere accusato di fatti infamanti».
Ad oggi i domiciliari non gli sono stati ancora revocati, ma la segnalazione di evasione è stata fatta d’ufficio.
A difesa dell’uomo, uno strumento che viene usato da sempre più donne vittime di maltrattamenti: il cellulare.
Ha registrato e filmato la ex compagna che lo minacciava di denuncia pur ammettendo che sarebbero state accuse false.

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