Anche questa mattina, come succede da qualche giorno, alcuni volontari della Caritas si sono presentati intorno alle 8 per rifocillare il gruppo di profughi, tutti pakistani, che hanno dormito nei sacchi a pelo sotto le finestre della Questura di Asti.
Brioches, caffè e thè caldo per offrire un po’ di conforto dopo una notte passata all’aperto che, se pure non ancora con i rigori invernali, mette comunque a dura prova la resistenza dei giovani migranti in attesa di poter accedere in qualche modo al riconoscimento di rifugiati.
Gli stessi volontari ogni mattina ricordano ai profughi che possono accedere ai locali del loro centro diurno per senzatetto, il Samaritano, per un riparo e per potersi lavare.