Rubati ombrelloni e impianto di illuminazione
La notizia di ieri mattina del furto avvenuto nella notte fra lunedì e martedì al dehor di Gina La Piadina, in via Gobetti ha fatto il giro della città e ha sollevato un coro unanime di sdegno per quanto accaduto ma anche di solidarietà verso Roberto Cairo, “anima” del locale noto per le sue piadine gourmet.
E’ lui stesso che, in un messaggio diffuso ad una rete di amici e colleghi astigiani, ha parlato di aver ricevuto una “solidarietà pandemica”, al limite della commozione per tanta stima nei suoi confronti.
Proposta una raccolta fondi
Molti colleghi hanno anche proposto una raccolta fondi per ricomprare quanto rubato ma Cairo si affretta a dire, come già fatto ieri a caldo, che non è solo una questione economica.
Infatti, dopo tre mesi di chiusura, fra incertezze e necessità di riorganizzare tutta la propria attività, lui come tutti i commercianti e gli esercenti, ha fatto investimenti di denaro e di logistica oltre che di concept per poter ridisegnare un modo nuovo e sicuro di somministrazione.
Una secchiata d’acqua fredda sugli sforzi per ripartire
E un gesto di questo genere è come una secchiata di acqua fredda sugli sforzi fatti in cui tanti colleghi si identificano.
Un’offesa ad una intera categoria che tenta faticosamente di ripartire e che, questa volta, proprio non ci sta a restare ferma come un bersaglio di chi trova molto più comodo fare un raid notturno e rubarsi le cose degli altri per tirare su qualche soldo.
Appello a tutti per trovare l’autore nelle immagini di videosorveglianza
L’appello, dunque, non è quello di una “colletta” di soldi, quanto quella di immagini. Sì, quelle delle varie telecamere di sorveglianza di cui ormai molti negozi sono dotati e che, visionate una ad una, forse portano ad identificare l’autore dello spregevole gesto.