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NUCLEO CINOFILO ANTIVELENO
Cronaca

Bocconi letali a San Damiano: salvato un labrador, cani antiveleno dei carabinieri al lavoro

Una polpetta di riso buttata in giardino conteneva un “cuore” avvelenato. Dopo la denuncia, Kira ha fatto il sopralluogo per bonificare tutta la zona

In un giardino privato

L’allarme è stato dato a metà febbraio dal proprietario di un cane labrador che aveva salvato in extremis il suo animale da avvelenamento. Il cane era nel giardino di casa quando è stato attratto da una invitante polpetta di riso della quale il proprietario non sapeva nulla. Per fortuna, trovandosi vicino all’animale, è riuscito a togliergli il boccone prima che fosse ingerito completamente.

Strappato alla morte

E’ stato necessario comunque ricorrere alle cure del veterinario, perchè il cane ha manifestato già un inizio di forte malessere scongiurato grazie all’intervento tempestivo e alle cure di profilassi. Una parte della polpetta avvelenata è stata inviata dal veterinario stesso all’Istituto Zooprofilattico di Torino che, dopo averla esaminata, ha confermato come si trattasse di un’esca avvelenata.

Il proprietario del labrador scampato all’avvelentamento ha sporto denuncia ai carabinieri di San Damiano che, nell’indagine, hanno coinvolto   i colleghi forestali di Villafranca i quali, a loro volta, hanno chiesto l’aiuto dell’unità cinofila antiveleno di Borgo San Dalmazzo.

Il pattugliamento di Kira

Questo per un’attività di sopralluogo e pattugliamento mirato della zona in cui è stata rinvejnuta la polpetta di riso avvelenata alla ricerca di eventuali altri bocconi letali. Il giardino di casa e zone adiacenti per una superficie di oltre 3 mila metri quadri sono stati “battuti” da Kira, il cane antiveleno che non ha rilevato la presenza di altre esche regalando tranquillità al proprietario del labrador e a tutti gli altri detentori di animali domestici della zona.

«Kira e il suo conduttore fanno parte delle squade cinofile antiveleno costituite nell’ambito del progetto europeo Life WolfAlps – spiegano dal Comando provinciale dei Carabinieri di Asti – I cani sono addestrati nella ricerca di esche avvelenate e di carcasse di animali».

Reato grave

Va ricordato che il lancio e l’utilizzo di bocconi avvelenati costituite un atto criminale a tutti gli effetti, sia per quanto attiene a tutta la sfera dei maltrattamenti animali, sia perchè, una volta lasciati in giro, non è possibile sapere da chi possano essere ingeriti.  E questo rischia di compromettere seriamente la catena alimentare di animali domestici e selvatici.

Il Comando Carabinieri invita dunque chiunque abbia il sospetto di trovarsi di fronte a bocconi avvelenati di fare immediatamente la segnalazione alle autorità affinchè possano intervenire.

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