E stata unincursione riuscita quella messa in atto da 22 armigeri del Gruppo storico e militare di Canelli che domenica pomeriggio, di soppiatto, hanno fatto irruzione alla manifestazione della
E stata unincursione riuscita quella messa in atto da 22 armigeri del Gruppo storico e militare di Canelli che domenica pomeriggio, di soppiatto, hanno fatto irruzione alla manifestazione della vicina Nizza nel momento in cui veniva celebrato in costume quel 12 maggio 1613, giorno in cui le truppe sabaude tolsero lassedio alla città, vicenda che inseguito portò però allassedio di Canelli da parte dei Mantovani aiutati dai nicesi. Capitanati dal conte Taffini, alias Aldo Gai assessore alla cultura, i canellesi dalla fusciacca azzurra si sono presentati con cannoni e spade, sparando per le strade proiettili finti di gomma piuma, tra lo stupore e il divertimento del pubblico presente e interrompendo la rievocazione in corso.
Alloscuro di questa improvvisata gli organizzatori e i 50 figuranti nicesi, i quali si sono ripresi in fretta. Sguainate le spade i due gruppi hanno inscenato davanti a Palazzo Crova veri e propri duelli. Cè stato anche un ferito sul campo: Aldo Gai ha riportato una lieve ferita al dito. «Siamo venuti a fare vedere agli amici di Nizza come si fa una rievocazione», ha dichiarato Valerio Iaboc presidente del gruppo storico canellese «Dopo 20 anni siamo dei veri esperti. In questo Canelli fa la differenza».
Non troppo intimoriti i figuranti di Nizza, dalle cui file è stato puntualizzato «come la nostra città abbia storicamente sostenuto un assedio, a differenza di qualcun altro». Aldo Gai ha poi letto al sindaco nicese Flavio Pesce lultimatum del comandante delle truppe canellesi-sabaude, il duca Oddone di Savoia che nel maggio 1613 intimò alla popolazione assediata di Nizza di arrendersi.
Pesce, come già fece il suo lontano predecessore, ha restituito al mittente il messaggio ribadendo come i canellesi, da conquistatori, i piedi nel suo comune non li abbiano mai messi. Una rivalità di confine tra le due città confluita in questo episodio goliardico, concluso con sorrisisi (qualcuno tirato) e strette di mano suggellate da un piatto di fagioli e salsiccia cucinati dalla Pro loco di Nizza. Cè da chiedersi se i nicesi ricambieranno limprovvisata il prossimo 15 giugno.