E’ in corso dall’alba di oggi un’operazione dei carabinieri della Compagnia di Canelli per scardinare un gruppo di spacciatori che agivano non solo nel sud astigiano, ma anche ad Asti e nella zona del Chierese.
La base logistica era in un alloggio di via Aliberti a Canelli dove era organizzata l’intera rete di spaccio di cocaina acquistata nella zona di Bergamo e poi smerciata sia nella nostra provincia che in quella di Torino relativamente all’area che gravita intorno a Chieri.
Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno documentato il traffico di almeno 6 kg di cocaina per un giro di affari stimato nell’ordine di mezzo milione di euro. Sono oltre 400 le cessioni di stupefacenti a tossicodipendenti riprese dai carabinieri per sostenere l’accusa di spaccio.
Tutta l’indagine era partita meno di un anno fa quando i carabinieri di Canelli hanno raccolto il racconto disperato di un macedone residente a Canelli. L’uomo ha riferito di aver avuto un momento di forte depressione a causa della perdita del lavoro e, dopo il tentativo di trovarne uno in Germania, era tornato a Canelli ma, nel vortice della sua instabilità emotiva, aveva iniziato a fare uso di droghe acquistate da un cittadino africano ad 80 euro al grammo. E’ così che è iniziato il suo rapporto di “dipendenza” sia dalla droga che dallo spacciatore. Dopo qualche mese il macedone ha preso la decisione di rimettersi a lavorare e di riprendere in mano la sua vita, ma restavano ancora due dosi da pagare, per un debito di 160 euro. Nel giro di poco il debito è salito a 500 euro e lui è diventato vittima di minacce, anche pesanti, nei confronti suoi e della sua famiglia con persone che si presentavano a casa per chiedere il saldo. Di qui la paura e la decisione di rivolgersi ai carabinieri i quali, nel corso di questi mesi di indagini, hanno ricostruito l’organigramma del gruppo formato da 12 persone.
Su tutti E. V. , 37 anni, albanese, ritenuto il vero dominus dell’organizzazione che era aiutato dal padre, S. V. di 63 anni, anch’egli residente a Canelli e dalla sorella I. V. di 31 anni già segnalata per truffa, rissa e furto aggravato. Sempre di Canelli anche A. M. L. S. di 31 anni, M. B. 44 anni e O. S. 40 anni, ivoriano.
Ancora di Canelli A. V., 42 anni, originario di Milano, pluripregiudicato per stupefacenti e V. B. C., 34 anni, romeno anch’egli noto alle forze dell’ordine per precedenti per detenzione armi e reati contro il patrimonio. “Forestieri” invece gli altri arrestati: R. P., 40 anni di Rivoli ma domiciliato a Chieri che si occupava di gestire la zona in cui abitava e I. D., 44 anni, torinese anch’esso residente a Chieri. Completano la compagine dello spaccio due astigiani: K. M. di 37 anni e T. N., 36 anni.
Daniela Peira