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Cronaca

Carabinieri intervengono per una lite e trovano il tavolo apparecchiato di cannabis

E’ successo in un’abitazione di Quaranti. La pattuglia è arrivata in quella casa indagando su una lite in famiglia

Da Canelli a Quaranti

Una mossa poco prudente quella che ha fatto un uomo di Cuneo, T. M. di 54 anni che vive con la sua compagna in una casa nel centro di Quaranti.

Quando i carabinieri si sono presentati alla porta di casa sua non si è scomposto e in un eccesso di gentilezza li ha invitati ad entrare per accertarsi che in casa non ci fosse alcun segno di una violenta lite con la sua compagna.

Trovata nel cortile di casa

Peccato che i carabinieri non si siano limitati al salotto di casa, ma abbiamo voluto vedere di persona tutti gli ambienti di casa e il cortile interno dove facevano bella mostra due lunghi tavoli sui quali si trovavano 12 piantine di cannabis che il padrone di casa ammetteva di essere sue e coltivate per uso personale. (Foto di repertorio)

La compagna in lacrime per strada

Tutto era nato poco prima quando la pattuglia di carabinieri di Quaranti e Mombaruzzo, nel corso di un controllo del territorio finalizzato prevalentemente alla verifica degli spostamenti consentiti per contenere la diffusione del contagio da Covid, si era imbattuta in una donna in lacrime, su una delle piazze di Canelli. Avvicinata la donna, si erano fatti raccontare il perché di tale disperazione e lei ha chiarito che stava piangendo perché aveva litigato con il suo compagno.

A quel punto la pattuglia di carabinieri ha voluto approfondire la questione e ha raggiunto la casa della coppia a Quaranti, territorio di competenza della loro caserma.

Dalla lite all’arresto

E lì hanno trovato T. M. in casa che ha confermato il diverbio ma che ha anche invitato i carabinieri ad entrare in casa per accertarsi di persona che non vi era alcuna tracia di qualcosa di più violento di una banale lite.

Un invito che gli è costato caro: non solo i carabinieri hanno trovato le piantine di cannabis, ma anche un bilancino di precisione che mette in dubbio la sua versione di coltivazione per uso personale, tenuto conto anche che l’uomo ha pendenze proprio per stupefacenti.

Il pm di Alessandria ha deciso per gli arresti domiciliari con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e ha disposto anche la sospensione della patente di guida.

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