Festa del 2 Giugno alternativa
Erano talmente “esaltati” che non si sono neppure accorti dell’arrivo di una pattuglia di carabinieri al loro festino privato.
Un modo sicuramente “alternativo” per festeggiare il 2 Giugno e, più in generale, la fine di tre mesi di isolamento da emergenza sanitaria. E’ quello scelto da una ventina di ragazzi invitati da C. A., 35 anni, torinese, nella sua cascina isolata in una frazione di Castelnuovo Don Bosco usata come seconda casa.
Carabinieri in servizio anti assembramento
Tutto è nato da una richiesta di intervento da parte di alcuni residenti stufi della musica ad alto volume e degli schiamazzi che provenivano dalla festa nella casa la quale, nonostante l’isolamento, disturbava anche a distanza.
Di turno, la pattuglia di carabinieri della stazione di Montafia già impegnata nei controlli per verificare il rispetto del divieto di assembramento, ha raggiunto la cascina e dal primo sguardo si è accorta che in quella casa c’erano molte più persone di quanto consentito, visto che sulla stradina erano parcheggiata 10 automobili.
Hanno anche provato a farsi aprire citofonando ma nessuno li ha sentiti visto che tutti stavano ballando con la musica a palla. E non solo.
Così esaltati da non accorgersi dei carabinieri
I carabinieri, trovando comunque il cancello di ingresso aperto sono entrati e si sono trovati davanti una ventina di trentenni così scatenati nel ballo da non accorgersi dell’arrivo dei carabinieri. E quando i militari hanno abbassato la musica per capire cosa stesse succedendo, i ragazzi li hanno accusati di aver violato una proprietà privata.
Eroina e cocaina sul piatto
Quello di cui i ragazzi non si sono anche accorti, oltre che della musica troppo alta, del disturbo ai vicini e dell’arrivo dei carabinieri, era di aver dimenticato su un tavolino del salotto un piatto con 13 dosi di polvere bianca, fra eroina e cocaina, tutte pronte alla consumazione.
Nel frattempo sono intervenute in rinforzo pattuglie della stazione di Castelnuovo Don Bosco e del Radiomobile di Villanova che ha identificato tutti e chiesto spiegazioni al padrone di casa il quale si è limitato a dire che si trattava solo di una festa tra amici.
Tutti denunciati
I ragazzi sono stati tutti identificati e perquisiti. Per il padrone di casa la festa è finita con una denuncia per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio mentre i suoi invitati, tutti incensurati, sono stati multati per il divieto di assembramento imposto dalle norme anticontagio.