Amara sorpresa quella vissuta dalla neo proprietaria di un garage nellautorimessa Fiordaliso di corso Matteotti angolo via Ventura. Dopo aver acquistato il box auto al primo dei tre piani dello
Amara sorpresa quella vissuta dalla neo proprietaria di un garage nellautorimessa Fiordaliso di corso Matteotti angolo via Ventura. Dopo aver acquistato il box auto al primo dei tre piani dello stabile interrato, si è accorta, via via che lo frequentava, dei problemi che si era accollata. Intanto ha scoperto di essere una dei pochissimi che metteva lauto nel garage e questa solitudine le ha spesso messo paura soprattutto nelle ore notturne.
E poi ha scoperto che invece proprio sola non era. Una sera, infatti, rientrando con la sua auto, ha sentito delle voci concitate, con accento straniero, urlare nomi arabi. Il giorno dopo, accompagnata da un amico, è scesa ai piani inferiori del garage scoprendo che molti degli altri spazi erano completamente invasi da immondizie o rifiuti ingombranti e uno di essi era invece abitato da un cittadino extracomunitario.
Un garage, al piano sottoterra, trasformato in un dormitorio con la bocca di lupo come unico spiraglio di luce e ricambio aria. Un materasso, una sedia, un tavolino, vestiti ovunque e avanzi di pasti da asporto e la bicicletta probabilmente usata per andare a lavorare. La donna ha chiesto spiegazioni allamministrazione dellautorimessa che, per risposta ha fatto ripulire gli altri garage dai rifiuti. Ma la casa sotterranea dello straniero è rimasta intatta. «Come posso fidarmi a venire a mettere la macchina qua sotto, da sola, sapendo che laccesso è libero a chiunque voglia entrare?» si chiede la donna pentita del suo acquisto.
d.p.