Cartelli e aree interdette
La pioggia delle scorse settimane associata al rialzo delle temperature è stata una benedizione per i cercatori di funghi, perchè ha favorito il proliferare di questi straordinari “frutti” dell’autunno.
Ma insieme a quelli buoni e pregiati degni di finire sulle migliori tavole, stanno proliferando anche quelli tossici e quelli mortalmente velenosi. Come la temuta Amanita Phalloides che, se ingerita, provoca un’intossicazione così grave da decretare la morte di chi sventuratamente ne ha fatto consumo.
Purtroppo di Amanita il Gruppo Micologico Camisola che, insieme all’Asl, monitora in questo periodo le presenze di funghi in aree di facile accesso al pubblico, ne ha trovate anche nei parchi cittadini.
Soprattutto al parco Biberach
E’ in particolare il parco Biberach (quello davanti all’ex Maternità) a presentare condizioni particolarmente ideali per l’Amanita, ma esemplari ne sono stati anche trovati altrove, ad esempio al parco della Certosa.
Per evitare che qualcuno li raccolga pensando che siano commestibili, in questi giorni sono stati apposti cartelli di divieto in alcune aree del Parco che sono state anche circoscritte da nastri biancorossi.
Sei anni fa una badante morì per intossicazione
Purtroppo, proprio al parco Biberach nel 2013 una badante di origini ucraine aveva raccolto delle Amanita phalloides scambiandole per funghi commestibili: morì dopo una settimana di ricovero alle Molinette di Torino. Tre anni prima un pensionato era deceduto dopo un mese di degenza per aver consumato una cena a base di funghi velenosi.
Dall’inizio di questa stagione di raccolta funghi sono state solo due le persone che, finora, sono finite al Pronto Soccorso di Asti per casi di intossicazione e, per fortuna, non presentavano gravi danni all’organismo.
Servizio gratuito Asl per il controllo dei funghi
L’Amanita Phalloides, spiegano dal Gruppo Micologico, può presentare il cappello verde, color nocciola o anche completamente bianco. Altro fungo da evitare è l’Amanita Muscaria, quella con il cappello rosso puntinato di bianco: è velenoso seppur non mortale come la Phalloides.
Il consiglio è quello di rivolgersi sempre al Centro di Controllo Micologico, il servizio gratuito dell’Asl attivo sia ad Asti, in via Conte Verde 125 il lunedì e venerdì dalle 14 alle 15 sia a Nizza in piazza Garibaldi 16 il mercoledì dalle 14 alle 15. In caso di dubbi in altri giorni e orari è possibile telefonare al numero 0141/484920.
Una risposta
Perche c’é qualche stordito che se li kangia? Cmq i tossici e spacciatori li possono mangiare non li ammazza nessuno a quelli.