La Festa dei carabinieri che si è celebrata questa mattina alla caserma sede del Comando Provinciale, è stata anche l’occasione per la consegna degli encomi e delle altre benemerenze ai carabinieri che si sono particolarmente distinti nel loro servizio.
L’encomio è andato al nutrito gruppo di investigatori che hanno lavorato ad una complessa indagini che ha portato ad otto arresti e ad un sequestro ingente di somme di denaro, armi e la ragguardevole quantità di 40 chili d’oro. Un’indagine che, partita da Asti, si è sviluppata sia in Italia che in Svizzera fra il luglio del 2021 e il febbraio 2022. Per quell indagine sono stati premiati con encomi il luogotenente Massimo Lenti, il maresciallo maggiore Antonino Costantino, il maresciallo capo Alessandro Pinna, i brigadieri Stefano Inversini, Francesco Carone, Antonio Oropallo, Vito Antonio Marazia e gli appuntanti Daniele Cesana, Gianluca Conte, Daniele Piglione e Santo Gallo.
Encomio anche al tenente colonnello Vittorio Balbo, comandantedel Reparto Operativo per una indagine che risale al suo servizio in seno al NOE di Torino quando era stata sgominata un’associazione criminale che si occupava di traffico di rifiuti in varie regioni d’Italia.
Sono state poi consegnate anche due medaglie Mauriziane, asegnate dal Presidente della Repubblica per la carriera militare prestate con “comportamento altamente meritevole durante il servizio”. Le hanno ricevute i luogotenenti Fabio Gozzani, addetto al Nucleo Informativo del Comando Provinciale di Asti e Massimo Salvatore Morales, comandante della Stazione di Agliano Terme.
E, infine, il premio più ambito da ogni uomo o donna che scelta di indossare la divisa da carabiniere: quello nel nome di Giovanni Battista Scapaccino, astigiano, prima medaglia d’onore al Valor Militare della storia dell’Arma.
Quest’anno il premio è andato al brigadiere Marco Dario Cavallero in servizio alla Comapgnia di Canelli. La motivazione recita: «Militare di comprovata esperienza ed affidabilità e dalla lunga carriera interamente svolta nell’Arma territoriale, ha scolto con costanza e silente abnegazione gli incarichi assegnati. Sicuro e leale punto di riferimento per i superiori gerarchici ed i commilitoni ne ha supportato l’azione e conquistato la stima nel corso della pluriennale permanenza alla Compagnia di Canelli. Le doti umane, caratteriali e professionali lo rendono un inamovibile esempio da seguire per i militari più giovani ed un granitico punto di riferimento per i superiori».
(Foto Ago)
