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Cronaca
Tribunale

Fu difeso da un avvocato incapace di intendere e di volere, ma il processo va avanti

Curioso caso approdato in tribunale. Il nuovo difensore invoca la violazione del diritto alla difesa ma la Corte non la accoglie

Un caso curioso nei giorni scorsi davanti alla corte del Tribunale di Asti riunita per giudicare un episodio di violenza sessuale.

Imputato un anziano che vive nell’Albese, accusato di aver sfiorato le parti intime di due ragazzine che vivono nello stesso condominio.

Un’accusa che l’uomo ha sempre respinto con grande veemenza.

In un primo tempo, quando era stato denunciato dai genitori delle ragazzine che avevano fatto il racconto a casa, l’imputato si era rivolto ad un avvocato della zona per affidargli la sua difesa. Quello che è emerso alla prima udienza dei giorni scorsi, quando la difesa è passata all’avvocato Marco Calosso, è che il collega non aveva espletato tutta una serie di atti difensivi nei confronti del suo cliente. Per questo l’avvocato Calosso ha chiesto che venisse riconosciuta la violazione del diritto di difesa, tenuto anche conto che, nel periodo sovrapponibile alla fase istruttoria del caso, il primo difensore era stato dichiarato incapace di intendere e volere. Una eccezione respinta dalla Corte che ha dichiarato procedersi oltre, sentendo anche, in forma protetta e alla presenza di una psicologa, le due ragazzine ancora minorenni.  L’udienza ha avuto un altro colpo di scena perchè la moglie dell’imputato, ad un tratto, si è sentita male ed è stato necessario l’intervento dei soccorritori per ristabilizzare le sue condizioni di salute.

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