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via fantaguzzi
Cronaca
Il caso

Giochi pericolosi nel cantiere “abbandonato”: interviene la polizia municipale

Un gruppo di ragazzini, dagli 11 ai 16 anni, ha pensato di entrare nello scheletro del palazzo, salire all’ultimo piano e lanciare oggetti dal terrazzo

Non solo i graffiti rappresentano una criticità per il decoro, specie in centro storico e vicino ai luoghi di interesse turistico, ma un altro problema che l’amministrazione deve affrontare con maggiore attenzione è quello dei cantieri interrotti o dei palazzi abbandonati a se stessi che possono diventare un pericolo anche per i passanti. Lo dimostra un caso avvenuto di recente che riguarda lo scheletro di un edificio di tre piani, in via Fantaguzzi, a pochi chi passi dalle Antiche Mura, i cui lavori di ristrutturazione si sono fermati molti anni fa.

Tante le segnalazioni presentate alla polizia municipale, nel corso degli anni, per incuria del sito, ma nonostante questo la sicurezza del cantiere interrotto è rimasta molto precaria. Fino a quanto successo pochi giorni fa quando un gruppo di ragazzini, dagli 11 ai 16 anni, ha pensato di entrare nello scheletro del palazzo per giocare ed esplorare i luoghi. Tutto questo ignorando i rischi per la sicurezza. I ragazzi, raggiunto l’ultimo piano, hanno anche lanciato oggetti rinvenuti sul posto fino a quando non sono stati visti da alcuni testimoni. È anche intervenuta una pattuglia della polizia municipale, ma nel frattempo i giovani si erano già allontanati.

Nel verbale degli accertamenti tecnici sull’edificio stilati dal funzionario del Comune e pubblicati sull’Albo Pretorio si legge che “il permesso di costruire del 2011 è ormai ampiamente scaduto” e “si rileva che lo stato di abbandono dell’immobile, totalmente privo di serramenti, infissi e ringhiere dei balconi, può creare una sorta di illecito rifugio per soggetti non autorizzati, con conseguente pericolo per la loro incolumità”.

Per questo il sindaco Rasero ha firmato un’ordinanza che intima alla proprietà di mettere in sicurezza l’immobile entro pochi giorni, pena la denuncia all’Autorità Giudiziaria.

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