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Grandinata nel Sud Astigiano, le parole dei testimoni sui social network
Cronaca

Grandinata nel Sud Astigiano, le parole dei testimoni sui social network

Ancora una volta quest'anno la grandine è arrivata ad accarezzare i vigneti portando, sabato sera, danni un po' in tutto il Sud dell'astigiano. I più ingenti a Rocchetta Tanaro e

Ancora una volta quest'anno la grandine è arrivata ad accarezzare i vigneti portando, sabato sera, danni un po' in tutto il Sud dell'astigiano. I più ingenti a Rocchetta Tanaro e allagamenti nelle cantine non ancora del tutto sistemate dopo la tromba d'aria di fine luglio. Mentre si aspetta l'inizio di settembre per sapere finalmente rese e prezzi di brachetto e moscato. Tecnicamente si è trattato di una “squall-line” che dall'Astigiano centro-settentrionale si è mossa verso il basso Monferrato portando grandine e forti colpi di vento. “Dieci minuti di fine del mondo e tempesta. Caro San Vincenzo, patrono delle vigne e dei vignaioli, dove guardi?.. ora asciugo le lacrime”. Postava ieri, come una preghiera inascoltata, sul suo profilo Raffaella Bologna dai suoi vigneti allagati a Rocchetta Tanaro.

Un appello a rispettare lo stato d'animo dei vignaioli arriva intanto da Michele Antonio Fino professore presso l'Università di Scienze Gastronomiche: «Amici urbani, nel senso etimologico – scriveva ieri – piantatela di postare foto di grandine sull'asfalto. L'asfalto, i gerani, le tende da sole, i giardinetti colpiti dalla tempesta». Ed effettivamente visto lo stato d'animo di chi ha tutto il lavoro di un anno esposto ai capricci del cielo viene da dargli ragione. Specie quest'anno davvero strano. «Un'annata così ce la ricorderemo per un pezzo – continua Gianluca Morino da Castelboglione – speriamo che da qui al dieci di settembre quando si raccoglieranno i moscati il tempo ci dia tregua».

Fortunatamente non tutti i vigneti sono però stati colpiti. «Accidenti che temporale – racconta da Calamandrana Michele Chiarlo – ma per fortuna niente grandine. La vendemmia si presenta con i tempi di maturazione di una volta e rese buone. La differenza qualitativa la faranno le grandi posizioni ed i viticoltori che hanno saputo fare le giuste scelte agronomiche. Sarà determinante il clima da ora alla vendemmia. Incrociamo le dita». D'altra parte la tempesta, come la chiamava Fenoglio, ha sempre fatto paura. «Mio nonno – racconta un giovane viticoltore – quando vedeva nuvoloni minacciosi arrivare accendeva una candela in corridoio e cominciava a camminare su e giù nervosamente, da piccolo non capivo cosa stesse facendo ora invece accendo una candela pure io».

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