In via Maggiora, nel fossato che divide la strada e la ferrovia, ci sono ancora rottami e oggetti che si trovavano all'interno dell'auto. Sono i segni rimasti del grave incidente avvenuto nel
In via Maggiora, nel fossato che divide la strada e la ferrovia, ci sono ancora rottami e oggetti che si trovavano all'interno dell'auto. Sono i segni rimasti del grave incidente avvenuto nel pomeriggio di mercoledì, intorno alle 17, nella zona industriale. Secondo una prima ricostruzione, due auto stavano viaggiando in direzione di corso Alessandria: nel tratto di rettilineo che precede la rotatoria posta all'incrocio tra via Maggiora e corso Alessandria, forse un sorpasso, poi la carambola di una delle vetture, che finisce nel fosso.
Sul posto le pattuglie degli agenti della polizia municipale arrivano in pochi istanti. Secondo le testimonianze raccolte, all'origine del tamponamento ci sarebbe un sorpasso da parte di una Polo ad una Bmw ed un "rientro" fuori misura, che avrebbe portato all'urto tra i due veicoli. L'esatta dinamica è ancora al vaglio dell'ufficio infortunistica della municipale. Ad esclusione delle persone coinvolte nell'incidente non ci sarebbero altri testimoni, anche se sono state numerose le persone che si fermate in via Maggiora negli istanti successivi allo schianto. Si lancia un appello: chi avesse testimonianze da fornire è invitato a presentarsi alla polizia municipale, per garantire il maggior numero di elementi che possano aiutare nel lavoro di ricostruzione della dinamica.
La Polo era guidata da un 30enne di origine marocchina, residente a Castagnole Lanze; viaggiavano con lui la compagna italiana, 36 anni, e i figli della donna, una bambina di 11 anni e un bambino di 8. I vigili hanno chiuso la strada al traffico ed è atterrato l'elisoccorso: in gravi condizioni, la mamma e la figlia sono state trasportate a Torino, rispettivamente al Cto e all'ospedale Regina Margherita. Il bambino è stato prima soccorso al Cardinal Massaia di Asti e poi trasferito anch'egli a Torino, al Regina Margherita: non sarebbe per fortuna in gravi condizioni. Disperato l'uomo alla guida dell'auto, ma non ferito in modo serio. Nessuna grave conseguenza neppure per l'uomo alla guida della Bmw, un australiano 65enne residente a Montemagno.
La famiglia è conosciuta: la mamma è astigiana e con il compagno porta avanti il lavoro alla Pizzeria San Pietro di piazza I Maggio. Un'attività che seguono con grande impegno e passione. Nel pomeriggio di mercoledì la serranda del negozio non si era alzata e ieri mattina una negoziante vicina ha appreso con grande commozione la notizia dell'incidente: «Sono bravissime persone, lavoratori, pieni di speranza. E i bambini sono dolcissimi, li vedo spesso, allegri e simpatici».
Marta Martiner Testa