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Cronaca
Lutto

Incisa Scapaccino sgomenta per la morte di Giuseppe, il sovrintendente della Stradale vittima di un incidente

L’uomo lascia la moglie (figlia dell’ex direttore Cia, Mario Porta) e due figlie. Indagini in corso per ricostruire la dinamica

Abitava ad Incisa Scapaccino con la moglie Luana e la figlia di 14 anni, il sovrintendente della Polizia Stradale che ieri ha perso la vita in un tragico incidente frontale a Carentino, nell’Alessandrino. E’ padre anche di un’altra figlia avuta da una precedente relazione.

Giuseppe Assumma, 54 anni, quella strada la percorreva tutti i giorni per andare a lavorare ad Alessandria, alla centrale operativa della Polizia Stradale.

Stava tornando a casa dal turno quando la sua auto si è scontrata frontalmente contro una Mercedes. Assumma, nonostante i soccorsi, è deceduto pochi istanti dopo lo schianto mentre il conducente della Mercedes, anch’esso ferito, è stato portato all’ospedale di Alessandria dove le sue condizioni sono stabili.

Anche il comandante della Polizia Stradale di Alessandria, Franco Fabbri, ieri è arrivato sul luogo dell’incidente poco dopo la tragedia. Le indagini e i rilievi per ricostruire esattamente dinamica e responsabilità sono affidati ai carabinieri di Alessandria.

Grandissimo lo sgomento che ha attraversato  Incisa Scapaccino dove Assumma viveva con la sua famiglia. La moglie, Luana, commerciante, è originaria del paese ed è figlia di Mario Porta, ex direttore della CIA agricoltori di Asti.

«A nome di tutta la comunità di Incisa esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia – dichiara Matteo Massimelli, sindaco del paese – e personalmente sono stato molto colpito dalla tragica notizia. Ricordo ancora benissimo il giorno in cui ho unito Giuseppe e Luana in matrimonio. Erano molto presenti nella vita del paese e lui era molto conosciuto e stimato. Siamo vicini a tutti i cari colpiti da questo gravissimo lutto».

Parole di cordoglio arrivano anche dai colleghi poliziotti di Assumma.

Sul sito Infodifesa gli sono dedicate queste parole: «Era descritto dai suo colleghi come il “gigante buono”, un uomo di grande cordialità e gentilezza. Un pilastro non solo nella sua professione ma anche nella vita di tutti i giorni.

Questa tragedia – prosegue la nota – mette in luce i rischi quotidiani affrontati da coloro che lavorano per la sicurezza pubblica e ricorda a tutti l’importanza della prudenza e della vigilanza sulle strade. La comunità, mentre piange la perdita di uno dei suoi eroi quotidiani, si stringe attorno alla famiglia di Assumma offrendo supporto e confronto in questo momento di dolore».

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