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Cronaca

La casetta mai finita dall'Ente Parchi
«Doveva accogliere i turisti»

Diamo voce a una cittadina, Giuliana Musso, che ha chiamato il giornale per sottoporre alla nostra attenzione il caso di un'opera cominciata e non ancora finita. Si tratta della casa che sarebbe

Diamo voce a una cittadina, Giuliana Musso, che ha chiamato il giornale per sottoporre alla nostra attenzione il caso di un'opera cominciata e non ancora finita. Si tratta della casa che sarebbe dovuta diventare centro di accoglienza per la fruizione della Riserva Naturale Speciale della Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande, che oggi si presenta come un fabbricato lasciato "in sospeso". La struttura era stata pensata dall'Ente Parchi Astigiani, come zona dedicata all'accoglienza turistica nell'area attrezzata per la sosta ed il parcheggio nella Riserva naturale.

La tecnica utilizzata per realizzare quest'opera, che si sarebbe destinata a punto di riferimento per le attività didattico-divulgative della riserva paleontologica, è quella del "Mon Cru -? mattone crudo, in collaborazione con la Provincia di Asti e con il Politecnico di Torino. In particolare, l'uso di questa tecnica aveva tra gli altri, l'ulteriore obiettivo di dare seguito ad un corso di formazione, fatto nel 2007 sul recupero degli edifici in terra cruda, organizzato dalla Provincia di Asti, formando quindi le maestranze in un "cantiere scuola". Di quanto era previsto, poco è stato fatto. Giuliana Musso, ex consigliera di Circoscrizione che ha fatto poi parte del Comitato per il territorio di Casabianca, Montegrosso e Valleandona, dice: "Nel 2011 è stata realizzata la parte elevata del fabbricato sino a tetto incluso, ma senza alcuna grondaia di sgocciolamento e così quando piove, il sito della struttura non finita, si allaga pure. Dal 2011 fino ad oggi non è stato fatto più nulla, i lavori non solo progrediti, ma la parte di opera realizzata è lasciata a sé stessa e sta ovviamente andando in degrado.

Succederà come altre opere incominciate e mai finite, realizzate con finanziamenti da parte di Enti Pubblici, cioè con i soldi dei cittadini, che poi non servono a nulla? Mi chiedo fino a quando si continuerà a spendere parte dei nostri soldi in strutture che non vengono mai finite. La cosa buffa poi è che per finirle bisognerà ristrutturare le parti fatte in precedenza." Lo stato dei lavori è visibile sul sito dell'ente Parchi, nella sezione progetti, in cui il progetto della casa accoglienza viene definito "in ultimazione". Tutti i suoi interrogativi Giuliana Musso li ha espressi direttamente al Dirigente dell'Ente Parchi, per posta elettronica che le ha risposto sottolineando le difficoltà economiche che rendono faticoso il progredire del progetto.

Alessia Conti

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