Le chiamano società “estero-vestite” perchè sono in tutto e per tutto operative e attive in Italia ma hanno la sede fiscale in un altro stato per eludere il pagamento di imposte.
Ed è proprio una di esse che la Guardia di Finanza di Asti, grazie alle indagini del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, ha scoperto dopo mesi di accertamenti che avevano già portato agli arresti domiciliari di 5 indagati e all’obbligo di dimora per altri 4.
I delitti contestati sono falso e frode in commercio in ambito nazionale e internazionale nel settore vitivinicolo oltre ai reati tributari, al riciclaggio e all’autoriciclaggio.
Il legale rappreentante della società è stato anche denunciato per il reato di omessa dichiarazione.
I finanzieri, infatti, hanno individuato lui e un socio, due imprenditori italiani, che dal 2018 al 2020 hanno omesso di versare imposte per oltre 1 milione di euro e hanno evaso l’Iva per oltre 1 milione e mezzo di euro.
La residenza fiscale della società di export di vino era stata fissata in Svizzera solo formalmente, perchè, come hanno accertato i finanzieri, di fatto le sedi direttive, amministrative e operative erano tutte sul territorio italiano.
E’ lo stesso comando della Guardia di Finanza di Asti che spiega l’importanza di indagini come queste: «L’economia sommersa non solo sottrae preziose risorse finanziarie alla collettività ma pone in essere una vera e propria forma di concorrenza sleale in quanto, grazie all’indebito risparmio fiscale, le aziende coinvolte possono permettersi di praticare prezzi fuori mercato danneggiando, soprattutto in questa difficile congiuntura, gli imprenditori che rispettano le regole».