La suggestiva cornice di Palazzo Mazzetti ha accolto questanno la cerimonia di consegna delle onorificenze di Cavalieri al merito della Repubblica italiana, assegnate dal Presidente della
La suggestiva cornice di Palazzo Mazzetti ha accolto questanno la cerimonia di consegna delle onorificenze di Cavalieri al merito della Repubblica italiana, assegnate dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il salone delle feste, su cui domina in tutto il suo splendore il dipinto Le femme di Giacomo Grosso (1895), ha accolto nella mattinata di mercoledì i dieci neocavalieri astigiani. Ad allestire il momento di festa la Prefettura, con il Prefetto Pierluigi Faloni che ha personalmente consegnato ad ognuno dei premiati il diploma di Cavaliere, insieme ai sindaci dei loro paesi di residenza o dei rappresentanti delle forze dellordine, nel caso dei militari insigniti.
Nuovi Cavalieri della Repubblica sono il comandante provinciale dei carabinieri, il tenente colonnello Fabio Federici; lispettore superiore della polizia penitenziaria Francesco Allegretti; Giuseppe Bollito, commerciante di Valfenera; Maurizio Bologna, sindaco di Moasca; il luogotenente Franco Chezzi del Nucleo mobile della Finanza di Asti; la dottoressa Sipontina Granata, direttore dellUfficio provinciale di Alessandria dellAgenzia del Territorio; lappuntato scelto dei carabinieri Gabriele Marinilli, di Mombercelli; lex consigliere provinciale Francesco Mattioli; il dottor Claudio Negro, direttore del servizio di Medicina legale; il maresciallo aiutante Antonio Rega della brigata di Canelli della Finanza, di San Damiano.
Non era presente alla cerimonia per impegni a Roma il presidente della Camera di commercio di Asti Mario Sacco, che ha ricevuto il titolo di Commendatore. Presente alla manifestazione anche il Presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Asti Michele Maggiora, che ha fatto gli onori di casa a Palazzo Mazzetti, evidenziando come ledificio abbia ospitato importanti famiglie illustri di Asti, che hanno dato contributi preziosi alla città: «La cornice giusta», ha detto.
Marta Martiner Testa