Assegnato solo qualche giorno fa il premio a Paola Capriolo con il libro Mi ricordo, il Premio Asti dAppello sembra entrato in crisi. Non didentità o di progettualità. Ma una crisi
Assegnato solo qualche giorno fa il premio a Paola Capriolo con il libro Mi ricordo, il Premio Asti dAppello sembra entrato in crisi. Non didentità o di progettualità. Ma una crisi economica abbastanza importante; in altre parole scarseggiano i fondi e proseguire il cammino non sarà unimpresa facile. Le voci di difficoltà corse nei giorni immediatamente successivi la consegna del premio sono state confermate da Donatella Gnetti, autorevole rappresentante dellassociazione.
«Non abbiamo intenzione di chiudere, ma certamente non possiamo negare le difficoltà economiche in cui versa la nostra associazione ha detto Donatella Gnetti La Regione ha tagliato drasticamente i finanziamenti e non sappiamo se vogliano o meno confermarci delle sovvenzioni per lanno a venire. Le Fondazioni hanno ridotto il gettito di denaro e con pochi soldi in mano sarà difficile immaginare un futuro.»
Intanto il direttivo è scaduto lo scorso anno ed è stato prorogato per consentire lorganizzazione di questa edizione. A febbraio si voterà il nuovo direttivo e una volta eletto si vedrà se si potrà parlare delledizione 2016 dellimportante appuntamento culturale della nostra città. «Non è che occorrano molti soldi per organizzarlo ha continuato Donatella Gnetti bastano i 10mila euro per il premio del vincitore, circa 18 mila euro per lacquisto dei libri, i soldi necessari per il concerto finale, per la cena, qualche spesa per il teatro e per il pagamento dei pochissimi professionisti che lavorano allorganizzazione. I componenti del direttivo, per statuto, lavorano tutti gratuitamente. Sarebbe un peccato perdere questa bella occasione che agli astigiani sembra piacere.»
f.d.