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Cronaca

Quanto costa il Commissario?
Botta e risposta fra Motta e Scuncio

Pesante scambio di battute martedì scorso fra la consigliera regionale Angela Motta e il segretario provinciale Livia Scuncio a margine dell'incontro avvenuto nel Palazzo della Provincia con i rappresentanti delle associazioni agricole che stavano manifestando contro il pagamento della Cosap, la tassa sui passi carrai. Intanto il segretario generale ha rimbalzato l'accusa di voler far cassa con le tasse sugli agricoltori ricordando alla Motta…

Pesante scambio di battute martedì scorso fra la consigliera regionale Angela Motta e il segretario provinciale Livia Scuncio a margine dell'incontro avvenuto nel Palazzo della Provincia con i rappresentanti delle associazioni agricole che stavano manifestando contro il pagamento della Cosap, la tassa sui passi carrai.

Intanto il segretario generale ha rimbalzato l'accusa di voler far cassa con le tasse sugli agricoltori ricordando alla Motta il taglio del 50% dei trasferimenti all'ente da parte di Stato e anche di Regione, ente di cui l'astigiana è consigliera. Per quanto sia consigliera di minoranza che poco poteva fare contro le decisioni contabili della giunta. Ma è stata una risposta della Motta ad accendere la miccia, quando ha sostenuto che, al posto di andare a mettere le mani nei portafogli dei cittadini, l'Ente avrebbe potuto risparmiare in altri modi, «considerando che la gestione commissariale costa di più di quella politica».

Una dichiarazione che ha acceso i fuochi e ha portato la dottoressa Scuncio, a breve giro di posta, a mostrare i conti per dimostrare il contrario. «Con il commissariamento dell'Ente -ha dichiarato- si ottiene un risparmio complessivo di 470 mila euro l'anno. Nel 2011, ultimo anno completo di amministrazione politica della giunta Armosino, i compensi agli assessori e al presidente del consiglio oltre a tutte le spese accessorie (come telefonini e autisti a disposizione) è stato di 296 mila euro. Spesa che è stata di 253 mila euro per i 10 mesi del 2012 in cui la giunta è rimasta in carica prima delle dimissioni della Presidente. Ai costi puri di indennità e gettoni di presenza vanno poi aggiunti tutti quelli legati al funzionamento del consiglio provinciale».

Tenendo presente che la Armosino non percepiva alcuna indennità in quanto già destinataria del compenso da parlamentare. La dottoressa Scuncio ha ricordato poi che l'indennità riconosciuta al Commissario Ardia è stata stabilita per decreto del Ministero dell'Interno, senza alcun margine discrezionale ed è uguale in tutta Italia. «L'amministrazione politica dell'ente provinciale ha costi di gestione relativamente più alti rispetto al commissariamento -ha ammesso la consigliera Motta- ma ha il vantaggio di garantire risorse e servizi nel tempo e con continuità, generando benefici al suo territorio».

E si augura arrivi presto giugno per l'insediamento del coordinamento di amministratori locali poichè i sindaci «a cui si chiede sempre di lavorare per il bene della comunità senza percepire emolumenti aggiuntivi, oltre a confrontarsi con la realtà, sanno come rispondere e fare fronte alle situazioni più difficili». Suggerendo, fra i possibili risparmi innovativi, quello di incaricare segretari a scavalco anche per la Provincia, così come già è consentito ai Comuni. «Così i cittadini non pagheranno più gli alti costi di una bruocrazia distante ed insensibile ai loro problemi» chiude la consigliera regionale.

Daniela Peira

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