Le strade vuote, deserte sempre più cantava Mina qualche anno fa. Mentre per linossidabile tigre di Cremona la città della canzone appariva vuota soltanto per la mancanza dellamato
Le strade vuote, deserte sempre più cantava Mina qualche anno fa. Mentre per linossidabile tigre di Cremona la città della canzone appariva vuota soltanto per la mancanza dellamato (torna da me amor e non sarà più vuota la città era infatti la conclusione del brano), Asti nei giorni scorsi risultava davvero spopolata, in particolar modo nella settimana di Ferragosto.
Benché infatti si possa definire ormai tramontata lepoca dei grandi esodi estivi, molti Astigiani hanno comunque deciso di trascorrere un periodo magari breve di vacanza fuori città, e ciò è avvenuto principalmente nelle settimane centrali del mese di agosto. Una tendenza riscontrata chiaramente da coloro che invece sono rimasti in città nei giorni scorsi, magari poiché avevano scelto di andare in ferie in giugno oppure in luglio o perché in ferie non ci sono andati per nulla. Chi è restato ad Asti si aggirava tra strade e vie semivuote, vedendo le serrande dei negozi abbassate (ma in questo caso i chiusi per ferie si alternavano drammaticamente agli affittasi o vendesi dei commercianti vittime della crisi economica).
Tuttavia specialmente nel cuore del centro storico medievale, reso ancor più suggestivo dalle bandiere dei rioni del Palio, non è stato raro imbattersi in attenti turisti intenti a fotografare piazze, chiese e monumenti cittadini o visitare palazzi storici e mostre in corso come quella su La Rinascita allestita a Palazzo Mazzetti sugli anni del boom economico, sperando che sia di buon auspicio per limmediato futuro. Turisti organizzati in piccoli gruppetti di famigliari ed amici e di provenienza soprattutto straniera: in particolare francesi, tedeschi, olandesi e belgi, come fanno sapere dallufficio Astiturismo Atl rimasto aperto tutto il mese per garantire assistenza ed informazioni turistiche dettagliate ai visitatori forestieri.
E stato solo un assaggio della mole ben più consistente di turisti previsti in arrivo nella nostra città per limminente e tradizionalmente ricco settembre astigiano, con le Sagre e il Palio che costituiscono da sempre un richiamo di primo livello. Inoltre ad agosto chi è rimasto ad Asti ha potuto parcheggiare gratuitamente negli stalli blu nelle due settimane centrali del mese, una misura che si ripete ormai da qualche anno dividendo i cittadini beneficiari in due categorie: i lamentosi (cioè coloro che avrebbero voluto parcheggiare a sbafo tutto il mese, e quanto ci piace lamentarci!) e i soddisfatti (cioè quelli che, fedeli al motto meglio che niente, hanno usufruito felici e contenti della sempre gradita gratuità).
Un segnale di spopolamento della città si è avuto guardando alla grande piazza campo del Palio che solitamente durante lanno, data la vicinanza con la stazione ferroviaria, viene utilizzata come parcheggio per le vetture dei pendolari e che invece nei giorni scorsi si presentava alquanto vuota. I cittadini astigiani rimasti in città hanno anche dovuto fare i conti con i tanti cantieri aperti dallassessorato ai Lavori Pubblici del Comune per il rifacimento soprattutto di pavimentazioni stradali e porfidi e per la costruzione di rotonde, intelligentemente attivati in questo periodo di scarso traffico poiché in tal modo si sono potuti evitare disagi maggiori, specialmente nei confronti degli automobilisti.
Bartolo Gabbio