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Cronaca

Rally di San Marino: quattro condanne per l’incidente in cui morì un operaio astigiano

L’uomo, Enrico Anselmino, accudiva il figlio gravemente disabile che è rimasto solo. Assolti i commissari di gara, condannati gli addetti alla sicurezza

Due anni e mezzo fa

A distanza di due anni e mezzo, è arrivata la sentenza sul terribile incidente avvenuto al Rally Legend di San Marino del 2016 in cui perse la vita un operaio astigiano, Enrico Anselmino e rimasero feriti in modo gravissimo la compagna Maria Grazia Agnella e il figlio, Davide, già affetto da grave disabilità oltre ad altri spettatori.

Il pilota non ha colpa

Degli iniziali 11 indagati, tre sono stati prosciolti in istruttoria. Fra questi il pilota dell’auto, una Renault Clio che era piombata sul gruppo di spettatori. Sono rimasti a processo quattro addetti alla sicurezza a bordo delle due auto apripista e quattro commissari di percorso.

Al termine delle udienze, nel corso delle quali è stata sentita come testimone anche l’avvocato astigiano Patrizia Gambino, tutore di Davide per riferire su come sia cambiata la vita del ragazzo dopo aver perso il genitore che si occupava in via esclusiva di lui, è arrivata la sentenza.

Enrico e Davide Anselmino

Condannati gli addetti alla sicurezza

Assolti i commissari di percorso, condannati gli addetti alla sicurezza Humbert Benedettini, Aldo Malchiodi (entrambi condannati ad 1 anno) mentre per Floriano Broccoli e Davide Bernardini la pena inflitta è stata di 9 mesi. Sono stati condannati anche a versare una provvisionale di 25 mila euro a due dei feriti nell’incidente. La loro colpa, rilevaa dal “commissario della legge” Roberto Battaglino è quella di non essersi assicurati che quel tratto venisse chiuso al pubblico per la sua pericolosità.

Davide è stato risarcito

Una sentenza che non restituisce a Davide quel padre amorevole e fondamentale per la sua vita. Dopo oltre un anno di ricovero continuo in ospedale per riprendersi dalle gravissime lesioni riportate nell’incidente, il ragazzo è ora ospite di una comunità per disabili di Asti. Con separata causa, sempre attraverso l’avvocato Gambino, ha ottenuto un congruo risarcimento per sostenere la sua assistenza.

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