E stato convalidato lunedì larresto delluomo di 53 anni che nel primo pomeriggio di venerdì ha tenuto tutti con il fiato sospeso intorno ad una palazzina di via Olaf Palme, nella zona di
E stato convalidato lunedì larresto delluomo di 53 anni che nel primo pomeriggio di venerdì ha tenuto tutti con il fiato sospeso intorno ad una palazzina di via Olaf Palme, nella zona di viale Pilone. Sequestro di persona e minacce aggravate le accuse nei suoi confronti ed è stata confermata la custodia dei domiciliari, presso il reparto psichiatrico dellospedale Cardinal Massaia. Per oltre tre ore ha tenuto sotto sequestro, in casa, la moglie, da cui si sta separando, e la figlia adolescente, di appena quattordici anni.
Una discussione allorigine dei gravi momenti di tensione vissuti a partire dalle 13,30, quando luomo armato di pistola, e pare con il colpo in canna, ha tenuto sotto minaccia la moglie. Una tragedia familiare. Il 53enne si era barricato in casa dellex moglie e impediva a chiunque di entrare. Polizia e carabinieri hanno attuato il dispositivo di sicurezza, subito dopo che è scattato lallarme. Un primo tentativo di mettere in salvo la moglie è stato compiuto dal tenente Gianpaolo Canu, che coordina il Radiomobile dei carabinieri di Asti, attraverso lalloggio accanto a quello in cui si stavano vivendo minuti di grandissima tensione.
Poi lintervento del Comandante provinciale dei carabinieri, il tenente colonnello Fabio Federici, che è riuscito a stabilire un contatto telefonico con luomo ed avviare una difficile opera di negoziazione, convincendolo a consentirgli di entrare in casa. Il comandante Federici è entrato nellappartamento su richiesta delluomo, privo di giubbotto antiproiettile e disarmato, riuscendo attraverso un fitto colloquio, a tratti drammatico, a calmare luomo. Federici ha convinto luomo a lasciare uscire prima la figlia, poi la moglie; e, al termine di altri lunghi minuti, è riuscito a farsi consegnare la pistola e a condurlo fuori dalla palazzina.
Marta Martiner Testa