Su una cosa sono d'accordo le famiglie che da un anno occupano la palazzina di Strada Fortino e la proprietà che ne ha chiesto lo sgombero: l'assenza delle istituzioni preposte a risolvere
Su una cosa sono d'accordo le famiglie che da un anno occupano la palazzina di Strada Fortino e la proprietà che ne ha chiesto lo sgombero: l'assenza delle istituzioni preposte a risolvere problemi sociali come l'emergenza abitativa, prima fra tutte il Comune.
All'appuntamento con l'ufficiale giudiziario martedì mattina, davanti allo stabile, c'erano tutti gli otto nuclei famigliari che si sono sistemati negli altrettanti alloggi vuoti da tempo risistemandoli.
Davanti alla porta del condominio hanno allestito alcuni tavolini con la colazione e un asse da stiro per dimostrare come sarà la loro vita senza un tetto sulla testa. Presente, per conto della Frida Immobiliare, l'avvocato Bersano di Torino che, parlando direttamente con un portavoce delle famiglie, ha detto chiaramente come la proprietà sia disposta a concedere un rinvio dello sgombero a patto che si lavori ad una soluzione concreta del problema. «Non tocca a noi trovare un posto in cui vivere a queste famiglie, noi abbiamo l'interesse a rientrare in possesso dell'immobile – ha detto l'avvocato – ci rendiamo conto della situazione e concediamo ancora qualche mese di tempo, ma il rinvio dovrà essere usato per trovare un'altra casa a queste persone».
Dichiarazione presa in considerazione dall'ufficiale giudiziario che ha spostato al 28 aprile il prossimo accesso. «L'ultimo» per quanto riguarda la proprietà che ha dichiarato di non voler procrastinare oltre l'esecuzione dell'ordinanza di sgombero emessa dal giudice che prevede anche l'intervento della forza pubblica, in caso di inottemperanza da parte degli occupanti. Da parte loro gli occupanti sono molto chiari e lineari nell'esporre la loro necessità: «Noi siamo qui perchè non possiamo permetterci altro e le istituzioni non vogliono neppure dialogare con noi per trovare altre soluzioni. Oggi come un anno fa non abbiamo altro luogo in cui vivere insieme ai nostri figli».
Nella stessa mattinata era fissata in tribunale la prima udienza penale per il reato di occupazione abusiva dell'edificio. Così le famiglie si sono spostate in corteo da Strada Fortino al Tribunale, precedute da alcuni striscioni, per assistere al processo. Processo che ha visto la deposizione del proprietario dell'immobile e di due poliziotti prima di essere rinviato al 9 giugno per sentire un altro poliziotto che ha proceduto all'identificazione di occupanti ed imputati. Poi la parola passerà agli imputati e alla lunga lista dei testi a difesa, fra i quali anche l'ex direttore Pierino Santoro reduce dal patteggiamento per aver sottratto 10 milioni di euro all'Atc e chiamato a deporre sulla carenza di case popolari da assegnare a chi è in emergenza sfratto.
Daniela Peira