I militari del Radiomobile di Asti hanno arrestato un uomo e una donna della provincia di Siracusa, di 51 e 47 anni, perché colti in flagranza mentre cercavano di truffare un anziano
Due arresti da parte dei carabinieri per un tentativo di “truffa dello specchietto”. Nel primo pomeriggio giovedì, i militari del Radiomobile di Asti hanno arrestato un uomo e una donna della provincia di Siracusa, di 51 e 47 anni, perché colti in flagranza mentre cercavano di truffare un anziano. Durante la mattinata, la vittima, mentre era alla guida della propria auto, ha sorpassato una Golf che si trovava ferma sul ciglio della strada che unisce la frazione Valenzani di Asti al Comune di Refrancore. L’anziano ha sentito un forte tonfo provenire dalla portiera destra e subito dopo è stato raggiunto dall’automobile appena superata.
I due occupanti lo hanno invitato a fermarsi, dicendogli che, nella manovra di sorpasso, aveva urtato il loro specchietto retrovisore, procurando loro un danno per il quale gli hanno chiesto la bella cifra di 800 euro. Quest’ultimo, non disponendo della cifra in contanti, è andato alla sua banca, poco distante, accompagnato dalla coppia, rimasta ad attenderlo all’esterno. Ma, fortuna sua, l’attenzione e la perspicacia dell’impiegato alla cassa, insospettitosi per l’insolita richiesta dell’uomo e del motivo legato alla necessità di prelievo di contante, hanno sventato la truffa. Egli infatti ha subito chiamato il 112 dei carabinieri, raccontando ciò che stava capitando. Sul posto è arrivata una pattuglia del Radiomobile di Asti, che ha notato i due all’esterno della banca, che ancora attendevano che l’anziano uscisse dalla banca con il denaro.
Alla vista dei militari i due hanno cercato di fuggire, ma sono riusciti a fare solo pochi metri prima di essere fermati. Identificati e sospettati di essere protagonisti di altri casi analoghi e, dopo aver raccolto le dichiarazioni della vittima e dei testimoni, i due sono stati dichiarati in stato di arresto e accompagnati rispettivamente nelle case circondariali di Asti e Torino, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Marta Martiner Testa