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merce contraffatta e rubata garage carabinieri
Cronaca

Un bazar di merce rubata: la scoperta dei carabinieri

In un garage di Asti, nella zona di corso Volta, scoperto un bazar di merce rubata e contraffatta: biciclette, utensili da lavoro, caschi da bici e moto e accessori moda

Un “bazar” in un garage

Un “negozio” clandestino di merce rubata e falsa. È la scoperta fatta dai carabinieri dell’Aliquota operativa della Compagnia di Asti, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio. Percorrendo via Secondo Pia, nella zona di corso Volta, i militari avevano notato un assembramento di persone intorno ad un garage, che all’esterno aveva sistemate diverse biciclette. Avvicinatisi al gruppo di persone, i carabinieri di pattuglia hanno provveduto ad identificare e controllare i presenti, non riscontrando sul momento nessuna irregolarità. «Ma successivi accertamenti effettuati su altri garage lì presenti nella zona e di proprietà di uno degli appartenenti al gruppo portavano alla luce un vero e proprio tesoro frutto verosimilmente di attività illecite. In pratica l’esposizione delle biciclette era solo la “vetrina” di un vero e proprio negozio di merce rubata. Nella circostanza venivano rinvenute e sequestrate, tre biciclette (una mountain bike e due city bike), numerosi utensili da giardinaggio e di carpenteria (tagliasiepi, decespugliatori, tosaerba, trapani, avvitatori, cassette attrezzi complete), casse acustiche, caschi da moto e da bici, televisori, sacchi da pugilato e da allenamento sportivo, due minimoto, uno snowboard, giochi elettronici per bambini, numerosi accessori di moda (portafogli, borse e cinture) con segni falsi riferiti alle più note griffe, quali Louis Vuitton, Burberry, Gucci, Hogan e perfino una latta da 25 litri d’olio extravergine di oliva», spiega l’Arma astigiana.

Denunciato un uomo di 44 anni

L’uomo, un marocchino di 44 anni, il cui nome era già conosciuto agli inquirenti, è stato denunciato per i reati di ricettazione e detenzione di prodotti con segni falsi. Gli investigatori, coordinati dal pm Simona Macciò, ritengono che il materiale sequestrato possa essere provento di furto: «Riteniamo che tutta quella merce possa essere il frutto di svariati furti posti in essere nella provincia di Asti ma anche nelle vicine province di Alessandria e Cuneo, che probabilmente riguardano seconde abitazioni o abitazioni di campagna o ancora materiale custodito in cantine o garage», sottolineano dal Comando di via Delle corse.

Chi ha subito furti può riconoscere la merce trovata

Gli inquirenti invitano tutti coloro che avessero subito dei furti di tale genere a recarsi, previo contatto telefonico e muniti della relativa denuncia di furto, negli uffici del Comando Compagnia Carabinieri di Asti al fine poter riconoscere e riavere quanto illecitamente sottratto loro.

m.m.t.

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