Da gennaio lUnione delle Colline Alfieri di fatto non esiste più, essendosi staccato da essa San Damiano, il paese con il maggior numero di abitanti. A Valter Vercelli, sindaco di Celle Enomondo e
Da gennaio lUnione delle Colline Alfieri di fatto non esiste più, essendosi staccato da essa San Damiano, il paese con il maggior numero di abitanti. A Valter Vercelli, sindaco di Celle Enomondo e presidente dellUnione chiediamo quali siano state le motivazioni della separazione, avvenuta in modo del tutto consensuale.
«E stato più un obbligo imposto dalla forza delle cose, che non una decisione nata dai sette sindaci dei paesi che componevano lUnione, che hanno sempre lavorato bene insieme. Non è stato neppure unimposizione giunta dallalto, ma soltanto la valutazione attenta di come si sarebbero sviluppate le cose amministrative riguardanti sei Comuni piccoli ed uno con oltre 8000 abitanti. La nuova normativa obbliga ad unire le funzioni, agendo soprattutto sul personale dipendente, al fine di razionalizzare la spesa: questo implica perdita di responsabilità oggi affidate ad alcuni e che domani potranno essere di altri. Inoltre, può significar anche cambiare luogo di lavoro, per rispondere ad unesigenza dellUnione dei Comuni e questo creerà non pochi problemi».
Quali sarebbero stati gli svantaggi di San Damiano a restare nellUnione? «Avendo una struttura amministrativa importante avrebbe potuto seguire gli altri, ma la gestione dei Comuni più piccoli avrebbe comportato vincoli per tutti e San Damiano avrebbe dovuto far tutto, anche non volendo in alcun modo sopraffare gli altri. Tranne poche cose, tutto dovrà essere gestito in forma associata: anche lorganizzazione di bilancio richiederà trasferimenti per la gestione comune dei servizi».
Dal gennaio 2014 lunione delle funzioni per i piccoli Comuni sarà obbligatoria: il 2013 sarà dunque il periodo di prova per il passaggio dal sistema della vecchia Unione collinare alla nuova realtà.
Renato Romagnoli