Cerca
Close this search box.
leandro ferraris sito
Cronaca
Tribunale

Viarigi, chiesta la condanna di fratello e sorella per il padre morto di freddo

L’avvocato difensore propone invece una assoluzione o, in subordine, gli arresti domiciliari in una comunità psichiatrica

Alle battute finali il processo in rito abbreviato che vede imputati Alessandra e Fabio Ferraris, fratello e sorella di Viarigi accusati di maltrattamenti nei confronti dell’anziano padre Leandro, macellaio del paese in pensione e di non essersi occupati di lui durante gli ultimi anni di malattia tanto che la morte dell’uomo è sopravvenuta per freddo, malnutrizione e non somministrazione delle terapie.

Il pm Laura Deodato, che ha seguito il delicatissimo processo, davanti al gip Bonisoli ha fatto una requisitoria in cui, pur tenendo conto delle condizioni psichiche dei due imputati (il dottor Occhionero, incaricato dal precedente gip Morando di compiere una perizia su fratello e sorella aveva concluso sulla loro capacità di stare a processo ma ha anche sottolineato una capacità di intendere e volere fortemente scemata) ha chiesto per loro una condanna finale a 4 anni.

Di altro avviso il difensore dei fratelli, l’avvocato Marco Dapino, che ha invece insistito sull’assoluzione proprio in virtù della totale inconsapevolezza di fratello e sorella su come si dovesse assistere un anziano padre, considerando che non sono praticamente in grado di occuparsi neppure di loro stessi.

Ha chiesto, in subordine, in caso di condanna, di tramutare la detenzione in arresti domiciliari nella loro abitazione nel centro di Viarigi.

Il pm però ha obiettato ricordando che quella stessa casa è al termine di una procedura di vendita all’asta e dunque non un posto in cui potranno stare ancora per molto.

Il gip Bonisoli ha aggiornato l’udienza per il 12 dicembre incaricando il difensore di trovare una comunità adatta in grado, in caso di domiciliari, di accogliere i due imputati.

 

 

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale