Protrarre il divertimento nel cuore della notte, senza un particolare motivo, se non per il semplice gusto di fare tardi insieme agli amici, lasciandosi alle spalle la settimana appena trascorsa.
Protrarre il divertimento nel cuore della notte, senza un particolare motivo, se non per il semplice gusto di fare tardi insieme agli amici, lasciandosi alle spalle la settimana appena trascorsa. Questa, in sintesi, la chiave di lettura di come molti giovani d'oggi concepiscano il divertimento, che vivono in modo molto più amplificato ed "esagerato" rispetto ai propri genitori, quando avevano la loro stessa età. Tra i vari "distinguo" però che vanno fatti sul tema, non può mancare quello legato alle diverse stagioni dell'anno. D'estate, specie nel periodo delle vacanze, la vita notturna, fatta di uscite, aperitivi e cene, si sposta, per i più fortunati, al mare, a casa propria o di amici, con cui condividere qualche giorno in compagnia. Quando, invece, si rimane in città, ogni "scusa" è buona per inventare una ragione di divertimento: basta una semplice telefonata o un messaggio sul cellulare, per radunare l'intera compagnia.
I luoghi più gettonati sono sempre all'aperto, tra cui le abitazioni private di chi, nel gruppo, possiede una piscina oppure un giardino dove poter organizzare una grigliata. D'inverno, ovviamente, il clima impone di vivere i momenti di ritrovo con modalità diverse, preferibilmente in posti "al chiuso e riscaldati," come bar, ristoranti, cinema e discoteche. Le case degli amici vengono frequentate principalmente per le cene, durante le quali, oltre a condividere l'aspetto conviviale, si decide insieme il programma per la parte restante della serata. In questa stagione, dunque, il tipico sabato sera, momento di ritrovo per eccellenza di tutta la settimana, per un vent'enne astigiano consiste inizialmente nell'incontrarsi con gli amici, verso le 20, in un bar del centro storico, per un aperitivo. Successivamente, a seconda della disponibilità, ci si reca di solito, presso la casa messa a disposizione da uno degli amici.
Qui, qualcuno del gruppo si improvvisa cuoco, preparando la cena: il menu recita solitamente un piatto di pasta, accompagnato da un buon vino. In alternativa, la scelta ricade su una pizzeria o un ristorante: a fare tendenza sono soprattutto quelli cinesi e giapponesi, presenti in città. Finita la cena, verso le 23, è consuetudine spostarsi in piazza Medici, punto di incontro, nel cuore di Asti, per molti giovani, che considerano questo scenario ideale per scambiare quattro chiacchiere in allegria e bere un drink, magari al bar "La Torre". Nell'occasione, si approfitta anche per fare "due passi" nelle vie del centro, spostandosi nella vicina piazza Roma, dove si può fare un'altra tappa, per bere una consumazione al bar "Barcelona," oppure arrivare fino in piazza San Martino, presso la chiesa sconsacrata denominata "Diavolo Rosso", dove per gli amanti dei cocktail non c'è che l'imbarazzo della scelta. Giunti a questo punto della serata, nasce sempre la solita discussione su chi dovrà mettersi alla guida della propria auto e fare da "autista" ai propri amici.
Trovato il "volontario" di turno e deciso, a tarda ora, come trascorrere la parte restante della serata, ci si muove verso il locale prescelto, che nella maggior parte dei casi è il "Dietro le Quinte", nella periferia cittadina, diventato ormai, dopo alcuni di anni di attività, un punto di riferimento per tutti i ragazzi di Asti e dintorni. All'interno della discoteca, infatti, si può ascoltare della buona musica, proposta da vari deejay, ballare e naturalmente ordinare un drink al bar. Ad un tratto, l'orologio segna ormai le 4,30 di domenica mattina: i giovani escono dal locale, per recarsi verso la loro ultima meta, prima di andare a dormire, ovvero il McDonald's di Corso Alessandria, dove mettere a tacere la fame, per la lunga notte insonne, o fare colazione con un certo anticipo. Una pausa ideale anche per incontrare gli amici di ritorno da altre discoteche e confrontarsi con loro su come si è vissuto il sabato sera.
Giacomo Sticca