Il direttore artistico Massimo Cotto spiega le scelte dei nomi che animeranno l’edizione 2017: tra loro Mannoia, Rovazzi e Ruggiero
«Un cartellone che è un piccolo juke box, perché vuole coprire gusti e target di persone differenti. Perché Astimusica vuole essere un luogo di ritrovo nel nome della musica».
Così Massimo Cotto, direttore artistico della rassegna, in programma dal 6 al 16 luglio (11 concerti, di cui 6 gratuiti), ha presentato il festival che trasformerà piazza Cattedrale in un grande palco nelle sere d’estate.
Alcune partecipazioni illustri erano già note, come quella di Fiorella Mannoia e Stefano Bollani, a cui si aggiungerà quella di Antonella Ruggiero, la voce dei grandi successi dei Matia Bazar.
«Voci che illuminano questo percorso – ha proseguito Cotto – cui si affiancano nomi come quello di Fabio Rovazzi (protagonista della scorsa estate con il tormentone “Andiamo a comandare”, ndr) che, penso, debba essere accolto con grande curiosità e allegria. Perché una cultura muore davvero quando si comincia a difenderla e a non rinnovarla».
Anche le classifiche non sono il faro che guida la manifestazione, è anche vero che lo scorso anno si è forse intuito con anticipo il successo 2017 di Ermal Meta e di Francesco Gabbani.
Come in passato, anche per questa edizione Astimusica intende proporre artisti provenienti da pianeti molto diversi. Si va dal blues con Bollani e Zac Harmon, al mondo del rap con Ghali e Vegas Jones fino alla scena cantautorale italiana con Maldestro che, finalista al Premio Tenco nel 2015, oggi firma il brano “Abbi cura di te”, presente nella colonna sonora del film “Beata ignoranza” con Alessandro Gassman. Resta da definire l’ospite della serata del 15 luglio.
Durante la presentazione della rassegna – promossa da Comune e Asp con il supporto tecnico dell’Agenzia di spettacoli Piemonteuno – sia l’Asp che il Comune hanno espresso soddisfazione per questa collaborazione. «Anche per aver consolidato, insieme all’azienda degli Astigiani – ha affermato il sindaco Fabrizio Brignolo – una manifestazione che è uno dei gioielli dell’offerta culturale della città».
Del coinvolgimento “impegnato” dell’Asp hanno riferito il presidente Giovanna Beccuti e l’Amministratore delegato, Paolo Golzio. La prima confermando, a dispetto di passate polemiche, la volontà che sia ancora «la competenza di Massimo Cotto a guidare Astimusica» e il secondo sottolineando la volontà di Asp «di essere percepita come qualcosa che intende aiutare la promozione e lo sviluppo economico di un territorio e che vuole costruire un dialogo con la città. I giorni di Astimusica offrono ad Asp un’occasione importante per incontrare i cittadini».
Alessia Conti