Inaugurata sabato scorso, alla Fondazione Guglielminetti, la mostra “Enrico Colombotto Rosso (1925 – 2013). Realtà fantastica”. Un omaggio al Maestro, protagonista dell’arte e della cultura del ‘900, per i cento anni dalla nascita.
Formatosi negli anni Cinquanta nell’ambiente culturale torinese, sensibile alle tendenze Art Nouveau e alla Secessione viennese, Colombotto Rosso soggiornò a lungo all’estero per conoscere le tendenze d’avanguardia e sperimentare i linguaggi espressionisti.
Negli anni Novanta si trasferì definitivamente a Camino, ove si dedicò alla pittura e all’illustrazione per l’editoria, ordinando diverse antologiche.
L’esposizione, promossa dalla Fondazione Guglielminetti, è un percorso lungo trenta bozzetti realizzati tra il 1958 e il 1971 per la scenografia cinematografica e teatrale. Le opere – acquarello, tempera e china su carta – fanno parte di una donazione che Colombotto Rosso donò alla Fondazione nel 2013.
Le sezioni
La mostra è divisa in due sezioni. La prima è composta da quattordici bozzetti realizzati nel ‘58 per il produttore Dino De Laurentiis, dedicata alla scenografia per il cinema. La seconda è dedicata agli allestimenti teatrali.
«Testimonianze – le ha definite Marida Faussone, curatrice dell’esposizione insieme a Giuseppe Orlandi – che, piano piano, creano una sorta di mosaico, una nuova estetica, un nuovo modo di pensare, un innovativo linguaggio internazionale che lascia intendere il desiderio di espansione al di fuori di confini ristretti».
I commenti
Presenti all’evento, tra gli altri, l’assessore comunale alla Cultura Paride Candelaresi; il presidente della Fondazione Asti Musei, Francesco Antonio Lepore; lo scenografo Paolo Bernardi (Maestro del Palio 2019).
«La bella mostra che stiamo inaugurando oggi – si è complimentato Paride Candelaresi – è frutto di un lavoro di squadra fatto da persone ricche di entusiasmo». Candelaresi ha poi ricordato l’amicizia e il sodalizio artistico tra Colombotto Rosso e Guglielminetti, caratterizzato da «un rapporto umano di reciproco rispetto».
«Uno straordinario artista – ha detto Lepore di Colombotto Rosso – che rappresenta quella corrente di sodalismo fantastico tipico di Torino». Paolo Bernardi, che lo conobbe, lo ha ricordato così: «Un personaggio molto signorile, incredibile e pazzesco. Questi bozzetti – ha concluso – sono immagini straordinarie che nascono da un suo mondo surreal-fantastico».
La mostra è stata realizzata in collaborazione con Fondazione Asti Musei, Comune di Asti, Provincia di Asti, Fondazione CrAsti, Reale Mutua Assicurazioni Asti e Banca Reale. E’ visitabile fino al 25 aprile in corso Alfieri 375 tutti i giorni dalle 10 alle 19.