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Economia

“Al lavoro per ampliare i corsi di laurea e creare il Polo universitario del benessere”

Illustrati bilancio e progetti dell’attività accademica. Sacco: “Rinnoviamo l’invito alla Regione Piemonte di entrare a far parte del consorzio Astiss”

Polo universitario astigiano, bilancio e obiettivi

“Stiamo lavorando per ampliare l’offerta dei corsi di laurea attivi ad Asti e creare un Polo universitario del benessere”.
Lo ha affermato Mario Sacco, presidente del consorzio Astiss che gestisce il Polo universitario astigiano a livello amministrativo, ieri (venerdì) in occasione della conferenza stampa in cui è stato fatto il bilancio dell’attività accademica durante il lockdown e sono stati illustrati gli obiettivi futuri.
Per l’occasione Sacco era affiancato dal vice presidente e dal direttore del consorzio, rispettivamente Piero Mora e Francesco Scalfari; dal presidente del comitato scientifico Giorgio Calabrese, oltre che dai presidenti e dai responsabili di sede dei corsi di laurea attivi e delle realtà esterne che utilizzano la sede di piazzale De André.

La fotografia del Polo universitario astigiano

Il Polo universitario astigiano conta 1.568 studenti, così suddivisi: corso di laurea triennale in Infermieristica dell’Università di Torino (225 iscritti); Corso di laurea triennale in Scienze motorie e sportive dell’Università di Torino (685); corso di laurea triennale Tecnologie alimentari per la ristorazione dell’Università di Torino, di cui è presente solo il terzo anno (59); corso di laurea magistrale in Scienze viticole ed enologiche dell’Università di Torino (180); corso di laurea triennale in Servizio sociale dell’Università del Piemonte Orientale (199); Master di primo livello in Sviluppo locale – Teorie e metodi della Pubblica Amministrazione dell’Università del Piemonte orientale (10). Da aggiungere i corsi di laurea triennale in Arti multimediali, Arti visive, Design, Fashion Design e Grafica dell’Accademia di Belle Arti di Cuneo, che contano in totale 210 iscritti. Nell’ambito della ricerca scientifica, poi, il Polo collabora alle attività del Centro studi per lo sviluppo rurale della collina, legato all’Università di Torino. Inoltre il consorzio Astiss, accreditato come Agenzia di formazione riconosciuta dalla Regione Piemonte, ospita il Corso per operatore socio- sanitario, di cui sta terminando la seconda edizione, che conta 27 partecipanti. Poi ospita la sede di Asti dell’Associazione Scuole tecniche San Carlo, con il corso di Operatore del benessere ed estetista, che conta 50 partecipanti, e promuove una serie di programmi rivolti alla cittadinanza e alle scuole sulle tematiche relative a sport, salute e benessere: Benessere in gioco, La salute è movimento, MoVimentando e MoVENdosi. Infine, attraverso Scienze motorie, promuove programmi come winter e summer school.

L’intervento di Mario Sacco

Innanzitutto Sacco ha sottolineato con forza l’impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, di cui è presidente, nel consorzio universitario. “Astiss – ha spiegato – è formato da Fondazione CrAsti, Comune di Asti, Camera di Commercio, Cassa di Risparmio di Asti, con la Provincia di Asti socio sostenitore. In base alla ripartizione in quote del capitale sociale, gli impegni di spesa hanno fatto sì che, per quanto riguarda il bilancio di esercizio 2019 (relativo all’anno accademico 2018/2019), la Fondazione CrAsti ha investito oltre 1,2 milioni di euro; il Comune oltre 217mila euro, così come la Cassa di Risparmio di Asti; la Camera di Commercio oltre 72mila euro. Arrivando così ad un impegno totale di spesa pari ad oltre 1,7 milioni di euro”.
Non solo. Sacco ha anche parlato dell’intenzione di effettuare ulteriori grandi investimenti. “Il nostro obiettivo, in accordo con l’Amministrazione comunale – ha spiegato – è lavorare per fare ad Asti un Polo universitario del benessere ospitato in un vero campus, in primo luogo investendo a livello infrastrutturale, dando un volto nuovo all’ex palazzina comando della caserma Colli di Felizzano e utilizzando la palestra che si affaccia su piazzale De André. Sul breve periodo poi, sfruttando gli insegnamenti ricevuti durante la fase di didattica a distanza nel periodo di lockdown, grazie anche alla consulenza della banca Cassa di Risparmio di Asti, abbiamo deciso di trasformare l’ufficio del presidente di Astiss in una sala di registrazione di lezioni da parte dei professori, per andare incontro agli studenti che non possono frequentare. Il tutto, però, con l’obiettivo di riprendere la didattica in presenza, sempre nel rispetto del distanziamento sociale, riguardo alla quale siamo in attesa delle linee guida da parte del Ministero per il prossimo anno accademico”.
Sacco ha poi ricordato la volontà di potenziare, oltre alle infrastrutture, corsi di laurea e attività di ricerca e sperimentazione, rinnovando con forza l’invito alla Regione Piemonte di entrare a far parte del consorzio: “Ci auguriamo che, come avvenuto in altre province, raccolga la nostra richiesta”, ha auspicato.

Le parole del prof. Calabrese

D’accordo il prof. Giorgio Calabrese, presidente del comitato scientifico di Astiss, che ha aggiunto: “Il nostro obiettivo, dal punto di vista dell’offerta a livello accademico – ha affermato – è garantire la presenza di opportunità che spaziano dalla formazione pre-universitaria a varie tipologie di master, passando per i corsi di laurea triennale e magistrale. Siamo convinti, a questo proposito, che l’università non debba essere ripetitiva, ma proporre corsi innovativi, sebbene legati con forza al carattere di scientificità, che rendano il Polo attrattivo nonostante le piccole dimensioni, come avviene ad esempio a Camerino, dove l’università conta oltre 30mila studenti. Tra le ultime proposte su cui stiamo lavorando, per esempio, cito il corso, legato al Dipartimento di Farmacia, per formare esperti in Cosmetologia farmacologica da prodotti alimentari, professione innovativa in Italia nell’ambito della cura e del benessere della persona”.

I nuovi corsi di laurea allo studio

Con l’obiettivo a medio e lungo termine di rendere il Polo universitario un riferimento a livello regionale, il consorzio ha infatti in programma di sviluppare la sua offerta con l’introduzione di nuove lauree magistrali e master quale naturale prosecuzione dei corsi già presenti.
Sono in corso di approfondimento, infatti, le ipotesi di attivare nei prossimi anni, con l’università di Torino, il Master in Area critica e delle emergenze; il Master in infermiere di famiglia; la laurea magistrale in Infermieristica. Con l’Università del Piemonte Orientale: il master in Sviluppo locale – Logistica, mobilità, territorio, pubblica amministrazione; il master in Economia, innovazione, comunicazione e accoglienza per l’impresa turistica; la laurea magistrale in Società e sviluppo locale – Curriculum servizio sociale. Con l’Università di Torino e i Politecnici di Torino e Milano: il master interateneo in Progetto, riqualificazione e valorizzazione dei paesaggi iscritti nella World Heritage List dell’Unesco. Inoltre con il Politenico di Torino è allo studio l’ipotesi di attivare una laurea professionalizzante in Tecnologie della manifattura industriale che coinvolgerebbe il Polo universitario al terzo anno del corso. Infine il comitato scientifico del consorzio sta approfondendo ipotesi di programmi di studio e ricerca in Biotecnologie vegetali, alimentari, agroambientali, Organic Food, Nutraceutica, Nutrigenomica, Agro-ecologia.

La disponibilità dell’Amministrazione comunale

A sposare totalmente gli obiettivi del consorzio il sindaco Maurizio Rasero, intervenuto alla conferenza stampa. “Oltre ad aver ridotto al consorzio il costo di affitto dei locali – ha ricordato il primo cittadino – i prossimi obiettivi sono quelli di fornire al Polo universitario la palestra che si affaccia su piazzale De André, a disposizione degli studenti di Scienze motorie e sportive, e l’ex palazzina comando della caserma, da utilizzare come foresteria e uffici. Poi c’è l’obiettivo a lungo periodo di guardare anche all’immobile del vecchio ospedale e al sogno di riqualificare piazzale De André, creando un parcheggio sotterraneo. Sogni la cui realizzazione diventerà indispensabile quanto più i corsi di laurea del Polo universitario astigiano saranno unici e richiesti”.

I responsabili dei corsi

La conferenza stampa ha quindi visto gli intervenuti dei responsabili dei vari corsi di laurea attivi ad Asti: Claudia Palestrini, Giovanni Musella, Vincenzo Gerbi, Tiziana Musso, Mauro Villa, Chiara Bertone, Giangiacomo Calvi.
Tutti hanno fatto il punto sulla didattica e illustrato le prospettive di erogazione dei corsi nel prossimo anno accademico. Il concetto comune espresso è stato quello di attendere le disposizioni normative degli atenei a livello centrale e, nell’immediato, di affiancare alla didattica a distanza varie iniziative in presenza (tirocini, laboratori, lezioni) rivolte a piccoli gruppi, tenendo conto del distanziamento necessario per garantire i necessari standard di sicurezza.

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