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Martiri della Libertà
Economia

Scuola, cantieri e lezioni subito sospese per il Referendum

Al via gli interventi di edilizia leggera mirati a garantire l’avvio dell’anno scolastico in sicurezza. Dodici elementari e una media ospiteranno i seggi elettorali

Cantieri in vista dell’avvio delle lezioni

Lavori per garantire l’avvio dell’anno scolastico in sicurezza, mense e sospensione delle lezioni causa Referendum.
Sono solo alcune delle questioni affrontate nei giorni scorsi in Municipio, in occasione della riunione cui hanno preso parte l’Amministrazione comunale e i dirigenti scolastici di elementari e medie della città. «Gli argomenti trattati – spiega l’assessore all’Istruzione, Elisa Pietragalla – sono stati numerosi, ovviamente legati all’emergenza sanitaria in corso: dal funzionamento delle mense scolastiche agli arredi, dagli interventi di edilizia leggera alla questione Referendum».
E proprio quest’ultima è destinata a far discutere, dato che per diverse scuole è previsto uno stop alle lezioni a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico che, a causa dell’emergenza Coronavirus, è in ritardo rispetto agli altri anni e arriva dopo che i ragazzi non vanno a scuola da diversi mesi. «Le votazioni – continua l’assessore – sono previste il 20 e 21 settembre. Ciò significa che, per garantire gli allestimenti dei seggi e le operazioni di sanificazione necessarie quest’anno, le scuole interessate sospenderanno le lezioni dal 17 o 18 settembre, con rientro in classe il 23 o 24 settembre. Sicuramente un disagio per le famiglie e gli studenti e un costo per l’Amministrazione, dato che comporta più operazioni di sanificazione in pochi giorni».
Ma era più logico ospitare i seggi altrove, considerando che anche il Ministero dell’Istruzione ha dato indicazioni in tal senso? «Sì, è vero – afferma l’assessore – le indicazioni sono arrivate, ma non abbiamo a disposizione nessuno spazio che risponda ai requisiti previsti dalla normativa».
Ecco, quindi, le scuole che interromperanno le lezioni dopo appena tre/quattro giorni di lezione: Dante, Salvo d’Acquisto, Oberdan, Savio, Ferraris, Lajolo, Rio Crosio, Buonarroti, Bottego, Baussano, Piero Donna, Anna Frank, Goltieri.

Il servizio mensa

Per quanto riguarda le mense, invece, si sta lavorando per garantire nelle scuole interessate (primo ciclo) un servizio di distribuzione dei pasti direttamente ai piani, in modo che i bambini mangino in aula. «D’accordo con le ditte – continua – puntiamo a fare in modo di servire i pasti in aula: gli addetti arriveranno direttamente ai piani con un carrello che conterrà i vassoi con i piatti di primo, secondo e frutta, consegnati ai bambini seduti ai banchi, dove consumeranno il pasto. L’alternativa sarebbe distribuire vassoi con monoporzioni già confezionate, ma confidiamo di riuscire ad attuare ovunque la prima soluzione».

I lavori

Altra questione “calda”, quella dei lavori finanziati dai fondi Pon per 400mila euro, destinati ad interventi di edilizia leggera per garantire l’avvio della didattica in presenza nel rispetto delle norme di distanziamento sociale. «Stiamo lavorando da settimane a pieno ritmo, tra cantieri già in corso (come quello alla media Jona o in numerosi asili nido) e numerosi interventi legati all’emergenza sanitaria – spiega l’assessore all’Edilizia scolastica, Stefania Morra – in una vera e propria lotta contro il tempo, perché i fondi Pon sono arrivati solo a luglio, tanto che mi preme ringraziare tutti gli uffici comunali per la disponibilità dimostrata. Nei prossimi giorni partiranno i lavori, che sicuramente termineranno per garantire l’avvio delle lezioni. Mi riferisco ad interventi di sistemazione per recuperare locali inutilizzati (opere di impermeabilizzazione, messa in sicurezza, interventi agli infissi) e di costruzione o demolizione di tramezze per creare spazi adatti a contenere più classi. Ad esempio, alla Rio Crosio sarà divisa la biblioteca, mentre alla Savio verrà sistemata un’aula inutilizzata. O ancora, alla Martiri della Libertà verranno effettuati diversi lavori, come la costruzione di alcune tramezze per creare nuovi locali e la divisione della mensa, in modo da ospitare alcune classi della Brofferio. Mensa modificata, sempre per ricavare nuovi spazi, anche alla Galileo Ferraris».
«Così, facendo, comunque – conclude – le scuole elementari e medie di Asti, di nostra competenza, non dovranno ospitare classi al di fuori delle sedi».

 

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2 risposte

  1. Chiudere le scuole per una settimana subito dopo la loro riapertura è ALLUCINANTE! Possibile che con tutti i “contenitori” vuoti di Asti non si potesse trovare soluzioni alternative? Per esempio perchè non utilizzare l’edificio della Banca d’Italia chiuso da anni?
    NON andrò a votare al Referendum e invito tutti a non votare per protesta.

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