L’articolo 193 del Codice della Strada impone a tutti i guidatori di essere in regola con la polizza RC Auto: chi circola con qualsiasi mezzo a motore senza adeguata copertura (o con l’assicurazione scaduta) è soggetto, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, ad una sanzione che varia dagli 866 ai 3.464 euro ed il contemporaneo sequestro del veicolo, che viene prelevato da un carro attrezzi e portato in un luogo non aperto alla circolazione.
L’importo della sanzione può essere ridotto del 50% in caso di rinnovo della polizza entro i 15 giorni successivi all’accertamento oppure, nel caso in cui si provveda alla demolizione del veicolo, entro trenta giorni dalla contestazione della violazione (ma non prima di aver comunicato l’intenzione all’organo che ha rilevato la trasgressione). L’ammontare della multa è invece raddoppiato se il guidatore viene trovato senza polizza assicurativa per almeno due volte nell’arco di 24 mesi. In quest’ultimo caso, è applicata anche la sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a due mesi.
Inoltre il mezzo è sottoposto a un fermo amministrativo di 45 giorni, un periodo che parte dalla data in cui si è pagata la sanzione e si è riattivato un contratto assicurativo di almeno 180 giorni. La restituzione del veicolo è subordinata al pagamento delle spese di prelievo, trasporto e custodia sostenute per il sequestro e per il successivo fermo.
L’obbligo assicurativo per la Rc Auto nasce per per garantire la protezione di tutte le parti coinvolte in un incidente stradale.
Senza una copertura adeguata, infatti, le vittime di incidenti potrebbero non ricevere il risarcimento necessario per coprire i danni subiti. Inoltre, l’assicurazione RCA, contribuisce a garantire un adeguato funzionamento del sistema di risarcimento danni, evitando che le spese siano sostenute interamente dallo stato o dalle vittime stesse.
Nonostante questa forte regolamentazione legislativa i dati che ci arrivano dagli studi di settore sono estremamente preoccupanti.
Infatti sono ancora tanti gli automobilisti che viaggiano con vetture prive di copertura assicurativa, un fenomeno che ha ripercussioni negative anche sugli altri utenti della strada. Le ultime stime dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), aggiornate a fine 2022, dicono che sono quasi 3 milioni i mezzi privi di RC Auto, pari a circa il 6% del totale circolante. Il dato ancora più preoccupante è che in certe provincie il dato stimato arriva a raccontarci che quasi un auto su tre circola priva della dovuta copertura assicurativa.
Quali sono le conseguenze di questa situazione? Chi causa un sinistro con un’auto non coperta da assicurazione, è tenuto personalmente al risarcimento dei danni causati, secondo la secolare regola del “chi rompe paga”.
Tuttavia se il danneggiante non ha la forza economica per sostenere il risarcimento dovuto e richiesto?
In questo caso il danneggiato può intraprendere un’ulteriore iter per essere risarcito: può infatti ricorrere al Fondo Garanzia Vittime della Strada, uno strumento che copre sia i danni alla persona che quelli materiali. La richiesta di risarcimento dovrà essere inviata alla CONSAP, Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici, e all’impresa designata competente per la città dove è avvenuto il sinistro (la lista delle compagnie è presente sul sito della stessa Concessionaria). La compagnia competente si attiverà per accertare quanto accaduto, fornendo al danneggiato una proposta di risarcimento entro 60 giorni.
Il fondo di garanzia è alimentato da una parte dei premi assicurativi incassati, quindi con i soldi di tutti coloro che regolarmente pagano la propria polizza; pertanto, come al solito, la furbizia di qualcuno la paga la gente onesta e maggiore è la parte di auto che circola sprovvisto di copertura e maggior sarà la probabilità che gli incidenti causati da questi soggetti, per essere risarciti, ricadano sul fondo. Maggiore ricorso al fondo equivale a maggiore richiesta di finanziamento, sempre ovviamente su coloro che il loro dovere lo fanno già.
Nonostante tutti si lamentino che le assicurazioni siano sempre troppo care – cosa peraltro che trova riscontro anche qui in appositi studi, che ci raccontano che dopo 10 anni di tendenza al ribasso del c.d. “premio medio”, dal 2023 abbiamo assistito ad un rialzo dei prezzi medi delle polizze assicurative- è altrettanto evidente il fatto che assicurarsi costa meno delle sanzioni previste in caso di mancato rispetto di questo obbligo.
Le ultime informazioni ci indicano su Asti e Provincia un premio medio di 347,00 euro annuali per la sola garanzia Rca, ben al di sotto anche del minimo edittale della sanzione prevista per la mancata copertura assicurativa (864,00 euro).
Ricordiamoci che le autorità di pubblica sicurezza possono scovare i “furbetti del contrassegno”, non solo con le normali attività di controllo del territorio ma anche da remoto, come ad esempio tramite le telecamere poste ai varchi di zone a traffico limitato, ai sistemi di monitoraggio del traffico, ai tutor posti sulle strade ed autostrade.
A volte, come in questo caso, una distrazione, può costare davvero cara!