“Buonasera a tutti, da oltre due anni ospito a casa mia Andrji e la sua famiglia, fuggiti dall’Ucraina in seguito all’invasione russa. Andrji Liulin ha una grande passione, il calcio, e ha cercato il San Domenico per poter giocare”. Inizia così una storia di vita che ha i contorni della favola sporrtiva. Gli ingredienti, del resto , ci sono tutti: l’amore per il pallone, il dramma della guerra e lo sport come veicolo fondamentale per ritrovare la gioia e il sorriso. A rendere tutto fruibile e attuabile la presenza imprescindibile della società gialloverde presieduta da Riccardo Averna e la filantropia e disponibilità sociale di Claudio Casaleggio, che ospita Andrji e i famigliari a Cocconato.
A complicare i piani del tesseramento del giovane ucraino le difficoltà burocratiche, a snellire l’iter la volontà, l’impegno anche economico, e l’amicizia del club lazzarino. Un contributo spontaneo da parte del Sando, che ha permesso al ragazzo, fuggito verso l’Astigiano tre anni fa, di realizzare il suo piccolo sogno, quello di calcare i campi di calcio.
“La più bella partita l’avete giocata e vinta: accogliere chi è in difficoltà e aiutarlo. Grazie a tutti, viva il San Domenico Savio”: si conclude così la toccante lettera che Claudio Casaleggio ha rivolto al club del patron Bruno Scavino: al cospetto dei numeri e dei risultati nei campionati in corso, questo gesto, intriso di grande umanità, è davvero il gol più bello, che resterà impresso nel cuore di molti e che soprattutto aiuterà Andrji a godersi la spensieratezza che merita.