Ieri pomeriggio, lunedì 14 giugno, si è spento nella propria abitazione di via Michelangelo Buonarroti l’ex calciatore e allenatore astigiano Bruno Nattino. Avrebbe compiuto 90 anni il 21 novembre prossimo. Era caduto in casa un paio di mesi fa. Lascia la moglie Marcella, le figlie Barbara e Cristina e i nipoti, fra i quali Tommaso Plado, centrocampista dell’ASD Asti neopromosso in Serie D.

Persona squisita e molto disponibile, Nattino aveva fatto per tanti anni la storia del calcio nostrano. Cresciuto nel vivaio dell’Asti, aveva poi vestito come mezzala le maglie delle seguenti squadre: Como in Serie A, Biellese (durante il prestito militare), Fanfulla e Siracusa in “C”, Prato in Serie B. Con l’undici toscano era riuscito a collezionare 93 gettoni di presenza mettendo a segno 5 reti.

Nella veste di tecnico, Bruno Nattino, dopo le prime esperienze vissute nelle “giovanili” del Prato, aveva guidato Canelli, Astimacobi, Casale, Acqui, Asti, Torretta Santa Caterina e Asti T.S.C., dopodiché, sempre per la nuova società nata nel 1980 dalla fusione tra Asti e Torretta, aveva lavorato come direttore tecnico e osservatore. Con lui in panchina, la Torretta presieduta dal commendator Giuseppe Nosenzo salì in “D” nel ’78 e in “C2” nell’80.

Da segnalare pure, nell’ambito della sua carriera di allenatore, il secondo posto ottenuto dall’Asti del presidente Marco Gastino nel campionato di Serie D 1976-77. Alcuni anni prima era stato lo stesso Nattino a segnalare all’amico Ferruccio Valcareggi il giovane centrocampista Giancarlo Antognoni, poi giocatore della Fiorentina e della Nazionale campione del mondo in Spagna nell’82. Nel giorno in cui Antognoni si complimenta con l’Asti per la promozione in Serie D, il nostro calcio perde uno dei suoi più brillanti protagonisti.

Alla famiglia del compianto Bruno le condoglianze della redazione de “La nuova provincia”.