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Cultura e Spettacoli

Asti, via “all’abbuffata” dell’Europa in Festa

Una festa del gusto in piazza del Palio con i sapori tipici europei e italiani

I sapori e e le tradizioni del Vecchio Continente rivivono tutte insieme in grande “melting pot” gastronomico questo fine settimana ad Asti, in occasione dell’undicesima edizione de “L’Europa in festa”. Un’iniziativa organizzata dalla Confesercenti che ogni anno porta nel capoluogo astigiano una media di 50 mila visitatori nel corso delle quattro giornate di stand in piazza Campo del palio.

Rispettata la formula delle edizioni precedenti, i banchetti si troveranno lungo il lato alberato della piazza, dando vita ad un villaggio che, aperto ieri (giovedì) rimarrà aperto fino a domenica 28 maggio, con l’inaugurazione ufficiale oggi (venerdì) alle 12. Dalla mattina alle 10 fino alla mezzanotte si potrà quindi ordinare la paella valenciana, la birra bavarese con salsiccia e crauti o gli stuzzichini greci. Per non parlare degli imperdibili dolci viennesi, giusto per fare qualche esempio goloso. Ovviamente, accanto agli stand stranieri, circa una trentina, saranno presenti anche quelli regionali con specialità che arrivano dalla Sicilia, Calabria, Puglia e Toscana in un mix di sapori nostrani e profumi più “esotici”.

Non mancheranno, infatti, anche gli ospiti “extraeuropei” come Brasile, Argentina e Messico per scoprire i piatti tipici dell’America Latina con i suoi profumi invitanti di carne grigliata. «E’ una festa in cui crediamo molto e che non manchiamo di sostenere – spiega Andrea Visconti Presidente di Confesercenti – A crederci per primo è stato Gioacchino Falcone, recentemente scomparso. A lui sarà dedicata l’edizione 2017 perché più di altri ha creduto nel progetto e 11 anni fa si è speso per portare ad Asti questa kermesse. Un progetto risultato vincente».

Così ben riuscito che ogni anno, davanti alle casse, si contano code chilometriche. Il consiglio è quindi di non aspettare le ore clou per ordinare il menù preferito e in ogni caso di munirsi di pazienza. Nell’attesa si potrà curiosare tra banchi di prodotti tipici, stoffe provenzali e biscotti bretoni ma anche tra quelli di erboristeria, sciarpe e articoli di lino.

Lucia Pignari

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