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Grande scippo davanti alla Mazzarello
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Grande scippo davanti alla Mazzarello

Ora la signora ha cambiato la serratura di casa, e deve andare a rifare tutti i documenti, la copia delle chiavi e comprarsi un nuovo telefono

Durante l’intervista la sfortunata mamma mi ha detto: “Era un giorno come tanti, ho portato la mia figlia maggiore alla scuola Brofferio  e successivamente ho portato mio figlio minore alla scuola Mazzarello. Giusto un minuto per portare il bambino in portineria e tornare indietro mi ritrovo con un vetro della macchina spaccato e la mia borsa sparita! Dentro quella borsa avevo tutto: chiavi di casa con antifurto, telefono, portafogli con Bancomat, i miei documenti e anche quelli dei bambini.”

La signora è subito tornata a casa con la grande paura che i ladri facessero un’irruzione in casa.

Per fortuna quel giorno passò una signora che era un avvocato e subito chiamò i carabinieri e il marito della signora. Nel frattempo la mamma avvocato chiamò la Banca per bloccare il Bancomat.

Andarono in commissariato a sporgere denuncia e i carabinieri provvisoriamente le diedero alcuni  fogli per identificarla e farle rifare la carta d’identità. 

Quando andò in Banca per portare la denuncia si trovò un’amara sorpresa: i ladri erano riusciti a prelevare senza inserire il PIN del Bancomat la somma di €450.

Tutto questo nel giro di 5 minuti dal furto della borsa.

Ho pensato che la signora avesse il PIN  scritto da qualche parte nel telefono o su qualche documento, ma quando gliel’ho chiesto lei mi ha risposto: “E’ da più di 20 anni che ho questo Bancomat e il PIN lo so a memoria e non l’ho mai scritta da nessuna parte. Non riesco proprio a capire come abbiano fatto a prelevare! Un’altra cosa che mi risulta molto strana è che il furto è avvenuto alle 7.30 di mattina in Via Conte Verde, e loro già alle 7.35 erano al Bancomat di Corso Alessandria a prelevare. Come hanno fatto ad arrivare lì in cinque minuti?”.

Ora la signora ha cambiato la serratura di casa, e deve andare a rifare tutti i documenti, la copia delle chiavi e comprarsi un nuovo telefono.

La signora mi ha ancora detto: “Non riesco anche a capire dove si siano nascosti, perché al mattino davanti alla Mazzarello alla 7.30 non c’è mai nessuno e, non essendoci piante dove si sono nascosti? E come hanno fatto a sapere dove tenevo la borsa e rubarla in 2 minuti?”

Questo è il mio pensiero da ragazzina di 12 anni: “Non riesco proprio a capire perché alcune persone arrivino a tanto, non oso neanche pensare se le avessero preso la borsa quando il bambino era ancora in macchina! E se lo avessero preso in ostaggio o gli avessero fatto del male?”

Non bisogna più fidarsi di nessuno.

Giulia Palma (classe 2°E)

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