Posto più alto del podio
Il posto più alto sul podio per il Team Policumbent del quale è atleta di punta l’astigiano Andrea Gallo. Anzi, non astigiano ma sandamianese di 31 anni, progettista meccanico della Arol Canelli e una passione per la bicicletta.
Un primo posto conquistato nel Nevada, a Battle Mountain nell’annuale sfida di velocità su mezzi a propulsione umana.
Per Andrea e il suo team (nato in seno al Politecnico di Torino), il mezzo è la bicicletta con la quale è riuscito a raggiungere l’incredibile velocità di 133,25 km/h.
Si tratta di un prototipo di bici reclinata, la Taurus, che viene interamente racchiusa in una carenatura in grado di sfidare le leggi dell’aerodinamica.
Con la sola forza delle gambe
Dentro, a pedalare, c’è Andrea che con la sola forza delle sue gambe riesce a “spingere” il prototipo fino agli oltre 133 chilometri orari.
Il grande risultato è stato raggiunto dopo un anno di ricerca, studio, progettazione e tanto allenamento per l’atleta astigiano.
La Taurus è un prototipo cui hanno lavorato una quarantina fra ingegneri e ricercatori del Politecnico di Torino e alla sua realizzazione hanno contribuito alcuni parner privati fra i quali l’Arol Canelli, l’azienda per la quale lavora Andrea Gallo. Proprio da Canelli, infatti, arrivano 35 componenti in alluminio pensate e disegnate per rendere Taurus più veloce ed aerodinamica in grado di superare i 133 chilometri orari.
Una velocità che cinque giorni fa gli è già valso il primato italiano; solo uno 0,5 km/h lo separano dal record europeo che verrà tentato il prossimo anno.
Ma è stato l’insieme dei risultati delle varie corse, “run” a decretare il successo di Andrea Gallo e del suo team.
Il record del mondo contrastato dal vento
«Non siamo riusciti ad ottenere il record mondiale al quale aspiravamo – ha commentato Andrea Gallo – Le run sono state tutte con vento. Mi sono ripetuto al sabato mattina con condizioni non ancora ottimali a 132,5 km/h ma alla sera le run non sono mai state buone. Secondo i nostri modelli di calcolo avevamo stimato di arrivare a 135/136 km/h ma purtropo non sono riuscito a raggiungerli per via del meteo».
Ma rimane la grandissima soddisfazione di aver battuto il primato italiano ed essersi classificati primi nella competizione che vede arrivare team da tutto il mondo.