Non accenna a placarsi la querelle tra i banchi del Consiglio comunale sullo stato di manutenzione degli edifici scolastici di proprietà del Comune. Uno scontro che si è riacceso nei giorni scorsi anche a seguito del dossier di Legambiente sulle scuole che ha “premiato” l’amministrazione comunale per i tanti lavori e cantieri effettuati nel corso degli ultimi anni, alcuni fatti per il completo rifacimento di plessi come la Buonarroti, la De Benedetti o la costruzione della nuova Jona. Ma, sulle scuole più datate, i problemi continuano a esserci e, secondo i gruppi consiliari di minoranza, le risposte dell’amministrazione sarebbero inadeguate e non utili a una loro definitiva risoluzione. L’ultimo caso si riferisce alla scuola Gramsci di via Fenoglio, già oggetto di precedenti interpellanze dell’opposizione nelle quali si denunciavano lo stato di precarietà di alcuni locali, infiltrazioni d’acqua, arredi fatiscenti e problemi al riscaldamento.
Adesso il consigliere comunale di Europa Verde, Gianfranco Miroglio, ha presentato una nuova interrogazione al sindaco Rasero, firmata da tutti gli altri gruppi di opposizione. «Mi vedo costretto a rinnovare appelli e solleciti alla luce del rinnovarsi di gravi disagi per chi alla Gramsci vive, studia, cresce e lavora – scrive Miroglio – Parlo di nuovi cedimenti nel soffitto, con caduta di materiali e, in occasione di piogge, di perdite e colate di acqua. Perché gli interventi della ditta chiamata a porre rimedio sono stati sospesi in corso d’opera, lasciando i locali nelle condizioni di “fragilità” che ben documentano le immagini allegate all’interpellanza? C’è l’intenzione di lasciare alla Gramsci il ruolo di grande incompiuta tra le scuole astigiane? Non c’è un che di schizofrenico nel festeggiare, da un lato, il premio di Legambiente destinato ai comuni virtuosi in materia di accoglienza scolastica e, dall’altro, perpetrare in certe zone della città i disagi di bambini e ragazzi, spesso provenienti da strati sociali meno abbienti?».
L’interpellanza sarà oggetto di repliche nel prossimo Consiglio, ma sollecitata sul caso, l’assessore ai Lavori Pubblici Stefania Morra evidenzia che «il cartongesso mancante nelle foto non è caduto da solo, è stato rimosso dalla ditta incaricata». Più nel dettaglio entra il dirigente dell’Istituto comprensivo 3, Tommaso Nuzzi, di cui fa parte la Gramsci. «Quel cartongesso non è affatto crollato, – spiega Nuzzi – ma abbiamo visto che c’era un gocciolamento e quindi, dopo aver segnalato tutto ai lavori pubblici, è stata sfondellata la parte bagnata per ispezionare il soffitto, sia nella zona ammalorata sia in quella integra. Non avrebbe avuto senso intervenire “a caso”, senza verificare con precisione da dove entrasse l’acqua. In ogni caso i i lavori che si fanno all’esterno, ad esempio per chiudere un’infiltrazione, non possono essere immediatamente seguiti dal rifacimento del soffitto interno perché è necessario verificare che l’acqua non abbia trovato altre vie per entrare».
Il dirigente tiene a precisare che la porta di ingresso nelle foto allegate all’interpellanza «non è quella dove passano gli studenti che vanno in classe al mattino, ma un ingresso secondario usato, di solito, per le attività pomeridiane dal doposcuola». «In ogni caso sottolineo che la scuola ha circa 50 anni, ma ogni volta che abbiamo riscontrato una criticità non siamo rimasti a guardare, ci siamo subito attivati con l’amministrazione per segnalare il fatto e prendere i necessari provvedimenti». Il dirigente Nuzzi ricorda il caso del riscaldamento che l’anno scorso aveva dato dei problemi, segnalati in un’interpellanza, «ma che oggi funziona correttamente grazie alla sostituzione della caldaia».
[il soffitto oggetto dell’interpellanza]