Che fine ha fatto o come sta sopravvivendo il vino digitale? Non è facile parlare con un figlio della propria terra attraverso un linguaggio diverso da quello che lui potrebbe comprendere. Per vino
Che fine ha fatto o come sta sopravvivendo il vino digitale? Non è facile parlare con un figlio della propria terra attraverso un linguaggio diverso da quello che lui potrebbe comprendere. Per vino digitale intendo le poche iniziative di produttori e vignaioli del Monferrato che, per primi, avevano intravisto nel digitale una grande possibilità per farsi conoscere nel mondo attraverso le nuove tecnologie. Diffciile farlo sopravvivere se le amministrazioni locali parlano altre lingue spesso arretrate di qualche generazione e si ostinano a rimanere sulle loro posizioni senza agevolare la formazione del personale e dei dirigenti. Inaudito dover sentire nel 2014, ad un tavolo Expo-vino, la proposta di mettere dei cartelloni sul ponte del Tanaro di Asti per promuovere l'evento di cui si stava parlando.
Bisogna rendersi conto che il mondo sta correndo ad un'altra velocità ma non sarebbe nemmeno impossibile da raggiungere grazie alle informazioni che quotidianamente si trovano nel web e nei social network. Attualmente sul territorio regionale c'è un'azione forte per lo sviluppo del digitale e degli open data grazie al Piemonte Visual Contest organizzato da Consiglio Regionale del Piemonte, TOPIX, CSI Piemonte e il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto Politiche del Territorio del Politecnico di Torino. Un appuntamento annuale per promuovere temi importanti e attuali per le pubbliche amministrazioni: il digitale, la trasparenza e la cultura open, il coinvolgimento dei cittadini nell'elaborazione di migliori politiche pubbliche.
Piemonte Visual Contest è una competizione rivolta a storyteller e creativi per produrre racconti digitali a partire da progetti selezionati tra quelli presentati con il coinvolgimento di pubbliche amministrazioni piemontesi su specifici temi. Lo Storython è realizzato con la collaborazione del Dipartimento interateneo di Scienze, Progetto e Politiche Del Territorio (DIST) di Torino. Perché questo lungo preambolo? Perché il Nizza ha presentato un progetto e sarà partner dell'iniziativa invitando gli storyteller a raccontare il Nizza ed il suo territorio attraverso contenuti digitali specialmente video in lingua inglese e non solo attraverso i classici social network (facebook, instagram e twitter) Sarà l'oppurtunità per le persone non abitudinarie che vivono sul nostro territorio di raccontarlo attraverso occhi e tecnologie nuove, facendo così avvicinare il mondo del Nizza a quel mondo in forte espansione che lavora sul digitale e sugli open data.
Gianluca Morino