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Banche/ Netti progressi di Big globali su rafforzamento solidità
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Banche/ Netti progressi di Big globali su rafforzamento solidità

Banche/ Netti progressi di Big globali su rafforzamento solidità
In un anno -176 mld necessità basi patrimoniali, mancano 208 mld


Roma, 19 mar. (TMNews)
– Le 101 maggiori banche mondiali hanno compiuto notevoli progressi sul rafforzamento delle loro basi partimoniali, e alla metà dello anno mancavano loro circa 208 miliardi di dollari per raggiungere i requisiti dalla riforma di Basilea III. Si tratta di una frazione degli utili che hanno realizzato nello stesso periodo, rileva il Comitato di Basilea – ente che ha sede presso la banca dei reglamentio internaizonali – con il suo monitoraggio annuale sullo stato patrmoniale delle banche. La relazione pubblicata oggi riguarda i dati del 30 giugno 2012.

Le nuove regole prevedono per le banche un coefficiente parimoniale di base (Common Equity Tier 1) pari ad almeno il 4,5 per cento degli attivi totali, ma questa soglia sale al 7 per centro per le banche di rilevanza sistemica a cui si chiede un surplus di capacità di assorbire eventuali shock. In media le 101 banche in questione hanno un Cet1 dell’8,5 per cento, dice la relazione. Ma appunto è un dato medio: se tutte e 101 le banche del primo gruppo dovessero raggiungere un Cet1 di almeno il 7 per cento degli attivi servirebbero, secondo il Comitato di Basilea, altri 208,2 miliardi di dollari.

Tanto per dare una idea sull’ordine di grandezza di queste necessità, lo studio riporta che la somma degli utili netti realizzati dalle stesse 101 banche nei 12 mesi chiusi a fine giugno è di 379,6 miliardi di dollari. Comunque le banche hanno portato avanti marcati progressi sul rafforzamento delle basi parimoniali: la necessità di 208,2 miliardi, mancanti per centrare il Cet1 del 7 per cento, si è ridotta di ben 175,9 miliardi rispetto a quanto rilevato dallo steso Comitato di Basilea alla metà del 2011.

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