Entreranno presto in funzione le nuove postazioni per gli autovelox che l’amministrazione Rasero ha fatto installare dalla ditta Blindo Office Energy. Si tratta di modelli “velobox”, le classiche colonnine arancioni al cui interno può essere collocato un dispositivo mobile per il rilevamento della velocità. Esattamente come quelli che l’amministrazione aveva già posizionato in via Cuneo.
I “velobox”, che segnalano l’obbligo per i mezzi di procedere a 50 Km/h, sono stati installati dopo pressanti richieste dei cittadini e in zone molto trafficate.
Le ubicazioni
Le nuove colonnine dei velox sono state posizionate in corso XXV Aprile, tra il civico 63 e lo slargo dell’ingresso al parco Rio Crosio (in direzione del quartiere Torretta), in via Conte Verde (nei pressi della scuola Mazzarello in direzione del parco Bramante) e in corso Alessandria (in uscita dalla città e circa trecento metri prima di Cinelandia). Altri due “velobox” sono stati posizionati in corso Alba (prima della curva in direzione del centro abitato) e in via Torchio (in direzione di corso Savona poco prima dell’incrocio per il Palasanquirico).
Saranno gli agenti della polizia municipale e utilizzare i nuovi “velobox”, a rotazione, definendo quando e dove collocare l’autovelox mobile appositamente predisposto per questo servizio. Le multe ai trasgressori saranno elevate dallo strumento, in maniera automatica, ma quando in funzione ci sarà sempre nelle vicinanze una pattuglia della polizia municipale.
Vicino, ma non davanti, perché il Codice della Strada prevede che se non ci sono le condizioni di sicurezza adeguate la pattuglia può essere comunque ferma nei paraggi. L’installazione dei “velobox” è stata decisa dal Comune e autorizzata dalla Prefettura.
È per questo che l’assessore alla polizia municipale, Marco Bona, ha respinto al mittente le accuse, mosse da più parti, che l’installazione delle colonnine «non sia regolare, illegale, contraria al Codice della Strada, etc». «All’interno del Comune di Asti – replica Bona – l’utilizzo degli autovelox è conferme alla legge. Abbiamo raccolto centinaia di segnalazioni per installare autovelox praticamente ovunque, ma purtroppo in molte strade non è possibile metterli. In queste è stato possibile farlo e il loro utilizzo è perfettamente legale».
Globo consumatori: «Non sono omologati»
Ma mentre il Comune di Asti installava i nuovi “velobox”, il presidente nazionale di Globo consumatori onlus, Mario Gatto, telefonava al nostro giornale per rilanciare una delle tante battaglie portate avanti dal sodalizio. «Dei “velobox” ci siamo già occupati nel 2013 con servizi a Striscia la Notizia e su Raidue: ribadiamo che i velox che si usano al loro interno non sono omologati. I box sono come bidoni della spazzatura, addirittura potrebbero raffigurare un intralcio alla circolazione. Non parliamo poi – continua il presidente di Globo consumatori – del costo che hanno i box, una spesa su cui la Corte dei Conti potrebbe anche avere qualcosa da ridire. Le pubbliche amministrazioni li installano puntando sul fatto che siano strumenti approvati, ma l’omologazione è un altro paio di maniche e solo il Ministero dello Sviluppo Economico ha titolo a farla, non il Ministero dei Trasporti».
Insomma, per Gatto ci sarebbe abbastanza materiale per poter contestare con ricorsi «ben motivati» le eventuali multe che dovessero essere elevate dall’uso di questi strumenti. Il presidente di Globo consumatori si dice quindi pronto ad affiancare chiunque decida di ricorrere al giudice per chiedere l’annullamento delle eventuali multe dei “velobox”.
[foto Ago]
4 risposte
Potrebbero spendere per cose più utili…magari piantando qualche pianta dove possibile
Bisognerebbe installarne in via antico ippodromo.
Guardate la strada davanti all asilo Mazzarello dove hanno installato l autovelox…. Forse con i soldi spesi non era meglio asfaltare la strada??!!??
Forse se il comune avesse speso diversamente il denaro (e non poco mi risulta) per questi autovelox inutili su strade che sono comunque perennemente intasate e congestionate, sarebbe stato meglio. Mi congratulo per il buonsenso e la lungimiranza degli amministratori pubblici Astigiani. Evidentemente gli introiti di ICI e altri balzelli che ad Asti sono alle stelle non bastano più per degli amministratori pubblici che definire Vampiri è un complimento.