Il sindaco di Asti vuole valorizzare la zona della Cattedrale
Tra le varie proposte emerse durante la riunione ce ne sono alcune che riguardano il potenziamento del trasporto pubblico, l’utilizzo del parcheggio nell’ex Waya con navette per il centro, trasformare corso Dante in una strada a senso unico, creare parcheggi lungo corso Alfieri facendolo diventare, a sua volta, a un solo senso di marcia. C’è chi ha proposto di raddoppiare il parcheggio di piazza del Palio, chi di non escludere piazza Astesano dalla valorizzazione del centro o dallo spostamento del mercato. Rasero ha annunciato che la nuova ZTL sarà divisa in zone con permessi di transito limitati a specifiche aree impedendo così che si utilizzi come corsia per attraversare la città.
Il quartiere intorno al Duomo diventerà una nuova ZTL nell’ottica di estenderla in percentuale e valorizzare uno dei monumenti più belli. C’è chi ha suggerito di usare più bici e chi di guardare alla mobilità di Ferrara.
Il consigliere Candelaresi: “C’è paura del nuovo”
Paride Candelaresi, consigliere comunale di maggioranza e commerciante a San Rocco, ha evidenziato l’importanza del dialogo tra le parti, ma non solo: «Quel che evinco come amministratore pubblico è una grande paura del nuovo e una mentalità ancora non così aperta ed elastica per guardare a questo tipo di provvedimenti come ad un progetto a lungo termine che tenga conto di un mentalità “green” tanto osannata e blasonata, ma poi poco applicata al momento necessario. Senza contare che, di norma, immobili nelle ZTL acquisiscono nel tempo valore economico maggiore diventando di fatto zone di pregio. Sono i commercianti che attualmente sono fuori dalla ZTL – aggiunge – ad avere i maggiori timori, ma l’amministrazione comunale ha rassicurato che non ci sarà pedonalizzazione di piazza Alfieri nella misura in cui non verrà fatto il parcheggio sotterraneo, salvaguardando quindi la possibilità di parcheggiare in centro. Questo credo sia il giusto compromesso per adeguarsi ad una normativa regionale e, al contempo, proteggere le attività economiche del nostro territorio, oggi veri eroi di una società che fra italiche norme fantascientifiche e kafkiani labirinti burocratici imposti dalla politica nazionale, combattono ogni giorno per la sopravvivenza».