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simone nosenzo
Attualità

Battaglia delle nocciole, il sindaco di Nizza Monferrato: «Chiamiamola come il territorio Unesco»

Simone Nosenzo si fa portavoce del gran malcontento dei sindaci di Comuni produttori di nocciole esclusi dalla nuova denominazione

Diverse fra Calamandrana e Nizza?

«Come spiego ai miei produttori che le nocciole prodotte a Nizza sono diverse da quelle maturate a Calamandrana?». Domanda provocatoria che il sindaco di Nizza, Simone Nosenzo, pone all’indomani della (piccola) bufera che investito il mondo corilicolo astigiano. A sollevarla la delimitazione del territorio che dovrebbe far parte della nuova denominazione “Nocciola di Langa” proposta dal Consorzio Nocciola Piemonte. Una scelta che lascerebbe fuori da questa super-zona proprio Nizza e i comuni che si trovano sulla sponda sinistra del Belbo, oltre a tutto il nord Astigiano. Decisione che ha fatto infuriare, al momento, una ventina di sindaci che hanno messo nero su bianco le proprie contrarietà in una lettera inviata all’Assessorato regionale e al Consorzio Nocciola Piemonte.

L’intervista

Sindaco, com’è maturata questa decisione?
Ci siamo trovati questa disposizione preconfezionata. Ovviamente ci siamo infuriati. Ci siamo parlati tra noi sindaci dei comuni esclusi per trovare una soluzione a un problema che rischia di danneggiare fortemente un’economia.
Molti dei vostri comuni, però, secondo il consorzio poco o nulla hanno a che fare con la Langa.
Se è per questo, torno a porre la mia domanda iniziale: Calamandrana, solo per citare l’ultimo comune appartenente alla proponenda denominazione, che cos’ha di langarolo a differenza di Nizza? Forse perché Nizza ha aggiunto l’appellativo Monferrato? Se ci fossero caratterizzazioni orografiche e di microclima diverse, lo comprenderei. Ma così è una forzatura.
Che cosa proponete?
Proponiamo che il territorio della nuova denominazione comprenda tutta l’area Unesco e che venga modificato il nome in “Nocciola di Langa, Roero e Monferrato”. Per un americano o un norvegese sarebbe un’ulteriore tutela di un’area di per sé già vocata.
Qualcuno, malignamente, parla del territorio del “Nizza” come eccessivamente chiuso….
Il “Nizza” è nato volutamente in quest’ottica, ristretta e con caratteristiche particolari. Se questa fosse stata la scelta per la nuova “Nocciola di Langa” non avrei avuto nulla da ridire. Ma, francamente, non mi pare che le cose stiano in questo modo.
E’ partita la lettera, primo atto dovuto. Interesserete anche Bruxelles e la Commissione Europea?
Non faccio battaglie politiche, non le cerco e non voglio metterla su questo tenore. Qualcuno potrà avere mire in vista delle elezioni, ma io lavoro per la mia città e i nostri territori.

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