Carla Forno, storica direttrice del Centro studi Alfieriani da stamattina (mercoledì) è tornata al suo posto di lavoro. Ieri sera, il Cda della Fondazione l’ha reintegrata con effetto immediato, rivedendo così il provvedimento di sospensione che era stato firmato un paio di settimana fa dal presidente Enrico Mattioda, docente universitario, che aveva indicato motivazioni disciplinari (senza per altro informare preventivamente il Cda).
Carla Forno ricopre l’incarico dal 1986; dopo la notizia del provvedimento di sospensione, aveva ricevuto la solidarietà di centinaia di astigiani che avevano firmato una petizione che ne richiedeva il reintegro, e il caso era diventato anche politico, con interrogazioni firmate dai consiglieri di opposizione.
Sulla decisione del Cda interviene l’avvocato Luigi Florio che assiste Carla Forno: “La reintegrazione, con effetto immediato, della dr ssa Carla Forno alla direzione della Fondazione Centro Studi Alfieriani mi pare un atto dovuto, saggiamente deciso dal CdA, a fronte di una sorprendente quanto fantasiosa contestazione disciplinare, con sospensione immediata dal servizio, decisa in solitudine dal presidente a fine ottobre all’insaputa del consiglio. Per conto della direttrice avevo prontamente contestato come infondate e pretestuose le accuse mossele, ritengo che il CdA, il cui verbale ancora non conosco, abbia preso atto di ciò”.
Una risposta
Ho avuto modo di apprezzare la competenza, l’intelligenza e la disponibilità della
Dott.ssa Carla Forno nel corso delle mie ricerche di storia culturale. Non è possibile capire, se non sulla base di considerazioni estranee al suo specifico campo di studi e attività, le ragioni della sua sospensione. Solo ora ho appreso della petizione, che avrei certamente firmato, ma invio immediatamente la mia solidarietà alla (meritatamente) Direttrice del Centro Studi Alfieriani, con l’augurio del miglior successo per le sue prossime iniziative, che costituiscono una ricchezza a livello non solo locale, ma nazionale e internazionale.