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Tampone per coronavirus
Attualità

Crescono i contagi da coronavirus: focolaio ad Asti dopo la gita in autobus

Negli ultimi giorni ad Asti c’è stata una vera impennata di contagi da coronavirus, come non si vedeva da mesi. Giovedì se ne sono registrati cinque, altri cinque venerdì, quattro sabato e ben nove domenica

Focolaio ad Asti dopo la gita in autobus

Negli ultimi giorni ad Asti c’è stata una vera impennata di contagi da coronavirus, come non si vedeva da mesi. Giovedì se ne sono registrati cinque, altri cinque venerdì, quattro sabato e ben nove domenica. Una risalita preoccupante che ha convinto il sindaco Rasero a fare una diretta facebook dopo mesi di silenzio. La diretta è stata effettuata per spiegare che cosa stava accadendo in città. Secondo quanto affermato dal primo cittadino un gruppo di amici, tra cui anche un insegnante di sostegno, avrebbe preso parte ad una gita in autobus con un gruppo di persone. Evidentemente tra queste persone c’era qualche positivo, probabilmente asintomatico.

Il virus distribuito durante il viaggio

E così durante il viaggio il virus è stato distribuito un po’ sugli altri componenti del gruppo, che una volta arrivati a casa hanno proseguito normalmente la loro vita, incontrando persone e, per l’insegnante, andando a scuola. Manifestati i sintomi da parte di uno di loro, sono immediatamente risaliti a tutti gli altri della gita e a quanti avevano incontrato nei giorni successivi il viaggio.  La classe dove l’insegnante faceva lezione è stata posta in quarantena come anche tutti gli insegnanti e sono stati effettuati i tamponi. Ecco spiegata la ragione di questo considerevole aumento di contagi.

Tracciamento effettuato

Ovviamente da parte degli amministratori della città e dell’Asl questo fatto non può lasciare indifferenti e non creare una qualche preoccupazione.
“Sono moderatamente preoccupato – ha affermato il primo cittadino – il tracciamento è stato effettuato in modo capillare e speriamo di aver bloccato sul nascere questo focolaio.  Puo essere che nei prossimi giorni qualche caso di positività possa ancora emergere, ma non siamo più impreparati come eravamo a febbraio o marzo.  Oggi ci sono protocolli da seguire ben precisi che allora non c’erano. In ogni caso raccomando a tutti i cittadini di usare la mascherina, non creare assembramenti, mantenere la distanza e lavarsi sovente le mani. Se seguiamo queste piccole prescrizioni non dovremmo avere particolari problemi”.
Il fatto è che non tutti seguono queste prescrizioni semplici ed elementari e quindi il rischio che il virus continui a circolare è concreto. Bisogna dire che dopo mesi è tornato un paziente in rianimazione. Si tratta proprio di uno di questi “gitanti”. Il sindaco afferma che le sue condizioni di salute non sono gravi e, comunque, non necessita di ventilazione.

Monale: cinque positivi  al Coronavirus

Aumentano di nuovo i positivi al Covid 19 anche nel nord astigiano. A Monale, dove la scorsa primavera si era registrato solo qualche caso sporadico, risultano adesso 5 contagiati. «Appartengono tutti allo stesso nucleo familiare e sono posti in quarantena. La situazione è sotto controllo – rassicura il sindaco Sergio Magnetti – ma un po’ di preoccupazione c’è». Nel periodo del lockdown i positivi in paese erano tutti ricollegati a ospiti di case di riposo o personale sanitario, adesso si tratta di una famiglia e il rischio di contatti è maggiore.

Sospesi i corsi per una settimana

«Per questo motivo – fa sapere il sindaco – abbiamo deciso di sospendere per almeno una settimana tutti i corsi yoga, pilates e zumba e stiamo valutando di posticipare la presentazione dei libri di scrittori monalesi in programma nel fine settimana.
Utilizzeremo questo periodo per valutare la situazione e decidere se proseguire con la sospensione delle attività». Intanto nuovi casi Covid 19 toccano anche i paesi limitrofi con un caso a Montafia, uno a Cortazzone, uno a Cortandone e uno a Roatto.
Un caso a che a San Paolo Solbrito, due a Ferrere e tre a San Damiano.

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2 risposte

  1. e zero contagi chi è sceso in piazza senza mascherina sia in Germania che a Roma.. la solita fortuna

  2. Caro Carlo hai ragione…infatti non si vedevano cosi tanti contagi dal mese di Aprile…Germania compresa, che ora viaggia a oltre 2000 casi giornalieri. Questo virus è come il diavolo, la sua forza sta nel farci credere che non esiste. Anche l’ultimo dei potenti ha ammesso di aver imparato la lezione, ma ha dovuto provarlo sulla sua pelle per arrivare a questa conclusione. Tanti gongolano con le cifre di morti e ammalati, che sono lo zero virgola zero e qualcosa, ma come la penserebbero se in quello zero ci finissero anche loro o i loro cari ? Comodo e sicuro fare le statistiche sulla pelle degli altri.

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