Apprendo dai giornali la contestazione di quei soggetti di Torino, di cui faccio fatica anche a dire il nome, perché come sempre non conosciamo e ci dissociamo da quello che dicono. Noi come associazione “Fiva di Asti” non siamo stati presenti e né agevolati dal Comune a presenziare, come tutte le altre associazioni astigiane, anche se avremmo dovuto nei confronti dei nostri associati per dare un sostegno morale in una fase così delicata!
Ci differenziamo sempre proprio perché non adottiamo né comportamenti invasivi e tanto meno inventiamo illazioni che possano violare o irrigidire il volere dell’amministrazione. Io Raffaela Gigliodoro, come comune ambulante, sono stata presente fin dal primo giorno, non come presidente Fiva, ma come collega in aiuto di chi mi ha chiesto supporto morale per l’aiuto di una scelta nuova, quindi a volte difficile da capire, cosa molto delicata per chi non ha diritto ai primi posti. Una fase un po’ complessa proprio perché può implicare un errore che va del futuro di una attività.
Comprendo anche che la delicatezza non vive con voi e tanto meno con i vostri associati. Detto questo il Comune di Asti non ha fatto “due pesi, due misure” com’è stato riportato sui vecchi articoli giornalistici! Anzi ringraziamo la Polizia Municipale e tutti i componenti dell’Ufficio Commercio, compresa la signorina Alessandra Martinotti, per essersi prestati come consulenti di supporto a tutti noi e per aver tempestivamente aggiornato le cartine esterne (della mappa mercatale) per facilitare la scelta a chi fosse fuori ad aspettare il turno per poter riflettere. Un lavoro da parte loro svolto egregiamente cercando anche di far rispettare regole e ordine il più possibile. Sono invece sconvolta come ambulante come “due pesi e le due misure” siano state prese da una commissione di mercato con componenti non completi nei settori e non presenti se non nei giorni e momenti che riguardassero loro stessi, cioè al primo giorno della scelta, primo step della seconda e poi spariti completamente.
Assenteismo completo per gli alimentari per l’ortofrutta e per le piante, la vergogna di una commissione non competente, presuntuosa e piena di egoismo, quindi un organo che non ha avuto e che non ha ragione di esistere, come un portavoce che porta solo fiato alle trombe e che, oltre a non avere un ruolo, e solo lì per mettere zizzania. Insomma, nulla di costruttivo per questo nuovo mercato di cui, per ora, sono davvero orgogliosa.
Raffaela Gigliodoro (Presidente Fiva di Asti)
[nella foto la mappa del nuovo mercato unificato]