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I 5 Stelle: «Manderemo il PD a casa.Forza Italia? Non esiste più»
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I 5 Stelle: «Manderemo il PD a casa.
Forza Italia? Non esiste più»

Nonostante un tempo incerto e l'ora non delle più favorevoli (le 10 di domenica mattina) gli astigiani hanno partecipato numerosi, in piazza San Secondo, all'incontro con i candidati e

Nonostante un tempo incerto e l'ora non delle più favorevoli (le 10 di domenica mattina) gli astigiani hanno partecipato numerosi, in piazza San Secondo, all'incontro con i candidati e rappresentanti del Movimento 5 Stelle, tra cui Davide Bono, in corsa per la presidenza della Regione; Fabio Martina e Antonio Pellettieri, candidati al Consiglio regionale; Fabio Desilvestri, candidato all'Unione Europea (insieme a Francesco Attademo e Fabrizio Bertellino) con la presenza di numerosi parlamentari tra cui Alessandro Di Battista, Paolo Romano, Massimo De Rosa, Ivan Della Valle, Mirko Busto e Alberto Airola. Ad aprire la mattinata è stato il consigliere comunale Davide Giargia che, tornando sulla recente bocciatura del bilancio consuntivo del Comune da parte dei revisori dei conti, ha invocato le dimissioni del sindaco e dei vertici politici dell'Asp.

«Se i consiglieri comunali approveranno questo bilancio chiederemo loro i danni ?- dichiara Giargia -? Se non lo approveranno andremo al commissariamento. In ogni caso devono andare tutti a casa, sia il sindaco che i suoi referenti politici dell'ex municipalizzata». Contro Renzi si è scagliato il deputato De Rosa che lavora in Commissione ambiente: «Da quando sono in Parlamento ho visto fare tante chiacchiere su questo tema ma alla fine non hanno fatto nulla; anche delle tante proposte di Renzi non si è visto ancora niente. Il premier si sta solo muovendo sugli 80 euro in busta paga prima delle elezioni così da portare a casa qualche voto in più». De Rosa ha inoltre accusato SEL e il PD di essere la stessa cosa «anzi ? ha aggiunto ? SEL è la stampella del PD». Paolo Romano ha invece ricordato la propria sospensione dalla Camera per 10 giorni «perché con molti altri colleghi mi sono opposto al decreto che ha regalato 7,5 miliardi alle banche; per me non è stata una punizione ma una medaglia all'onore».

Fabio Desilvestri, candidato al Parlamento europeo, ha annunciato che la vittoria del M5S significherebbe «andare a ridiscutere dei trattati con gli stati membri e, in particolare, con la Germania. Se non andrà bene chiederemo ai cittadini cosa intendono fare». Fabio Martina ha rilanciato alcune proposte che vuole portare in Regione (reddito di cittadinanza, moneta complementare) e chiesto di indagare su eventuali responsabilità politiche sullo scandalo dell'ATC (Agenzia Territoriale per la Casa) di Asti. Ivan Della Valle è stato il più duro sulla candidatura di Sergio Chiamparino (PD) a governatore del Piemonte. «Ha indebitato la città di Torino e poi è entrato nella Fondazione San Paolo ? ricorda il parlamentare ? Le stesse persone di sinistra dovrebbero vergognarsi a votare una persona del genere. Il PD è da mandare a casa e, se vinciamo le Europee, il giorno dopo chiederemo a Napolitano nuove elezioni».

Gli astigiani hanno più volte applaudito i rappresentanti pentastellati soprattutto Alessandro Di Battista volto noto per le numerosi apparizioni televisive. «C'è qualcuno che ha votato PD o Forza Italia tra voi? – chiede prendendo la parola -? Pure io una volta votavo PD, poi ne sono uscito e sono diventato una persona nuova». Di Battista è tornato sulla sentenza della Corte Costituzionale «che ha delegittimato politicamente il Parlamento» e, soffermandosi sull'arresto di Marcello Dell'Utri in Libano, ha ricordato le numerose richieste del M5S affinché al cofondatore di Forza Italia fosse ritirato da un pezzo il passaporto diplomatico. «E' giusto che vi ricordiate che Berlusconi è stato condannato dai giudici nonostante la sinistra -? incalza Di Battista -? Alle elezioni europee noi saremo contro il PD dal momento che Forza Italia è morta».

Il candidato governatore Davide Bono ha invece lanciato alcune delle proposte sulle quali lavorare per rimettere in quadro la Regione: «Bisogna informatizzare le Asl mettendo in rete ospedali, medici di famiglia e farmacie così da abbattere i costi sulla Sanità ?- spiega Bono – ma anche fare le nomine per meriti e non per tessere di partito. Vogliamo un reddito minimo garantito azzerando fin da subito le pensioni scandalose che i politici prendono dopo 5 anni di lavoro mentre c'è gente che si spacca la schiena fino a 65 anni; investimenti europei (300 milioni annui) per finanziare la mobilità sostenibile, ambiente, turismo e tutela del territorio». Bono ha anche annunciato un piano per bloccare il consumo di ulteriore suolo: «E' ora di dire basta a grandi opere o ai buchi nelle montagne. I soldi siano usati per i trasporti dei pendolari garantendo loro un servizio adeguato». Al termine dell'evento sono saliti sul palco due dipendenti dell'Askoll che hanno ringraziato il M5S, e in particolare Paolo Romano, per essersi interessato del problema «non certo come quei politici che sono venuti da noi solo per farsi vedere in campagna elettorale e darci delle pacche sulle spalle dicendo che la situazione è difficile».

Riccardo Santagati

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